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Il weekend si è rivelato fatale per gli amanti della raccolta di funghi, con un bilancio di quattro decessi.

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Durante lo scorso weekend, la ricerca di funghi si è trasformata in tragedia con tre decessi in Abruzzo e Piacentino, seguiti da altri due decessi alcuni giorni prima nell'Appennino bolognese. I deceduti, impegnati nella raccolta di funghi nei boschi di mezza montagna, sono caduti in zone difficili a causa delle condizioni umide e pericolose dei sentieri. In un caso, un uomo di 52 anni in Molise è rimasto intrappolato su un lato delle gole del fiume, ma è stato successivamente soccorso e aiutato a risalire. Le squadre di ricerca hanno utilizzato droni in grado di rilevare segnali di cellulari per assistere nelle operazioni.

La ricerca di funghi è risultata tragica durante lo scorso weekend, con due decessi in Abruzzo e uno nel Piacentino. Altri due decessi erano stati registrati pochi giorni prima a Madonna dell’Acero e Cavone nella zona del Rio Ri, nell’Appennino bolognese. Il clima in cambiamento e le recenti piogge hanno attirato molti entusiasti a cercare funghi nei boschi di mezza montagna. Secondo gli esperti, solo in Abruzzo, centinaia di appassionati hanno approfittato del weekend per raccogliere funghi. Ma le condizioni umide del sottobosco e la pericolosità di sentieri bagnati e nascosti hanno in alcuni casi avuto esito tragico. La tragica notizia è iniziata con la morte di Giuseppe Di Luca, un 82enne di Corropoli (Teramo), che è caduto per oltre 20 metri al Ceppo, una destinazione popolare per i cercatori di funghi sui Monti della Laga. A lui si è aggiunto Aldino Ruggieri, 85enne di Tortoreto, che è caduto in un precipizio nel territorio di Valle Castellana mentre cercava funghi. Ruggieri è morto a causa delle ferite riportate dalla caduta. Nonostante l’aiuto urgente di altri cercatori di funghi presenti sul posto, i due anziani non sono sopravvissuti. I loro corpi sono stati quindi restituiti alle loro famiglie. Inoltre, è stata ritrovata, dopo ore di ricerche, una donna di 69 anni dispersa nei boschi della zona di Ottone, nel Piacentino. La donna, originaria di Zavattarello in provincia di Pavia, risiedeva in Portogallo.

Mentre cercava funghi con un gruppo di persone nella frazione di Toveraia, una persona era scomparsa. Il Soccorso Alpino della stazione Monte Alfeo, insieme ad altre forze dell’ordine e di soccorso, hanno continuato a cercarlo fino alla fine della giornata, ma è stato ritrovato solamente la mattina seguente. Diversi droni, in grado di rilevare i segnali dei telefoni cellulari, sono stati utilizzati dai Vigili del fuoco per aiutare nelle ricerche. Un episodio simile, ma con un esito migliore, si era verificato qualche giorno prima: un uomo di 52 anni della provincia di Caserta, un cercatore di funghi, era rimasto intrappolato su un lato delle gole del fiume San Nicola, nel Comune di Guardiaregia, in Molise. Vari squadre del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico e tecnici dei servizi regionali del Molise e della Campania, insieme ai Vigili del fuoco, avevano impiegato tutta la notte per raggiungerlo. Dopo essere stato soccorso e curato, l’uomo è stato aiutato a risalire il sentiero che si trova sopra le pareti rocciose dove era rimasto bloccato. L’uomo era caduto in una zona estremamente difficile da raggiungere.