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Il Vecchio Venerando e il suo vaticinio
Il 6 gennaio, una figura saggia e venerata, conosciuta come il Vecchio Venerando, si prepara a rivelare il suo vaticinio per l’anno appena iniziato. Questo evento, che si svolge a Tarcento, è atteso con grande fervore dalla comunità locale e dai visitatori, che si radunano per assistere all’accensione del Pignarul Grant, il più grande falò epifanico della regione. La tradizione, che risale al 1928, non è solo un momento di festa, ma rappresenta un rito profondo che segna l’inizio dell’anno e offre spunti di riflessione sul futuro.
Tradizioni locali e celebrazioni
La celebrazione del vaticinio non si limita a Tarcento. Diverse località del Friuli e della provincia di Gorizia partecipano a questa tradizione, accendendo falò di fieno, legno e sterpaglia. Questi roghi non sono solo simboli di calore e luce, ma anche strumenti per interpretare le sorti del nuovo anno. A Latisana, ad esempio, si accenderà una foghera galleggiante sul Tagliamento, mentre a Paularo si svolgerà un rito celtico che affonda le radici nella storia antica della regione.
Il significato culturale dell’Epifania
L’Epifania, celebrata con falò e riti, è un momento di rinascita e speranza. A Mersino, il grande Krìes darà vita a un pupazzo che rappresenta la Befana, segnando l’inizio ufficiale del Carnevale delle Valli del Natisone. I Pust, figure carnevalesche tipiche della zona, danzeranno attorno al fuoco, simboleggiando la transizione verso la primavera e la celebrazione della vita. Queste tradizioni non solo uniscono le comunità, ma preservano anche un patrimonio culturale unico che merita di essere conosciuto e valorizzato.