> > Il trasferimento dei migranti in Albania: tra opacità e incertezze

Il trasferimento dei migranti in Albania: tra opacità e incertezze

Migranti in transito verso l'Albania tra incertezze

Il governo italiano avvia il trasferimento di migranti in Albania, ma le informazioni restano scarse.

Il contesto del trasferimento

Il centro migranti di Gjader, situato nella periferia albanese, si prepara ad accogliere un nuovo gruppo di migranti provenienti dall’Italia. Questo trasferimento, il quarto di questo tipo, è stato reso possibile grazie a un decreto del governo italiano che amplia le possibilità di espulsione e trasferimento dei migranti.

Tuttavia, la mancanza di informazioni dettagliate sul trasferimento solleva interrogativi e preoccupazioni tra attivisti e politici.

Opacità e mancanza di trasparenza

Francesco Ferri, attivista di ActionAid, ha espresso preoccupazione per l’opacità che circonda il trasferimento. Le informazioni sui migranti, come la loro nazionalità e il Cpr di provenienza, sono scarse e poco chiare. Rachele Scarpa, deputata del Pd, ha confermato questa indeterminatezza, sottolineando che il clima di mancata trasparenza dovrebbe far riflettere. La situazione è aggravata dalle recenti conclusioni della Corte di giustizia europea, che richiedono maggiore chiarezza sulle fonti di informazione utilizzate per designare i Paesi d’origine sicuri.

Le implicazioni del trasferimento

Il direttore centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle frontiere, Claudio Galzerano, ha difeso la decisione del governo di utilizzare la struttura albanese, evidenziando che la disponibilità di posti aggiuntivi è fondamentale per facilitare i rimpatri. Attualmente, in Italia ci sono dieci Centri di permanenza per i rimpatri (Cpr), ma la loro capacità effettiva è limitata a causa di continui atti di devastazione. Galzerano ha affermato che un trattenuto su due nei Cpr viene rimpatriato, rendendo essenziale l’uso di strutture come quella di Gjader.

Preparativi e aspettative

Nonostante le incertezze, il centro di Gjader è pronto ad accogliere i migranti, con una capacità attuale di 48 persone, destinata a crescere fino a 144. Mentre le nubi si addensano sopra la struttura, il clima di attesa è palpabile. I contadini delle fattorie vicine osservano con preoccupazione l’arrivo dei migranti, mentre il governo italiano continua a perseguire la sua politica di gestione dei flussi migratori. La situazione rimane complessa e in continua evoluzione, con la speranza che le autorità forniscano presto informazioni più chiare e trasparenti.