Un testamento di umiltà
Nel suo testamento, il Papa ha espresso un desiderio che riflette la sua profonda spiritualità e umiltà. “Chiedo che le mie spoglie mortali riposino aspettando il giorno della risurrezione nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore”. Queste parole non solo rivelano la sua fede, ma anche un forte legame con la tradizione cristiana, dove la risurrezione è un tema centrale.
La scelta della Basilica, uno dei luoghi più significativi per la Chiesa cattolica, sottolinea l’importanza di questo luogo sacro nella sua vita e nel suo ministero.
Il luogo del riposo eterno
Il Papa ha specificato che desidera che la sua tomba sia situata “nel loculo della navata laterale tra la Cappella Paolina e la Cappella Sforza”. Questa scelta non è casuale: la Cappella Paolina è dedicata alla Salus Populi Romani, un titolo mariano che rappresenta la protezione del popolo romano. La posizione della tomba, quindi, non solo è simbolica, ma rappresenta anche un atto di fiducia nella Madonna e nella sua intercessione. La semplicità richiesta per il sepolcro, “nella terra; semplice, senza particolare decoro”, è un chiaro richiamo ai valori di modestia e autenticità che il Papa ha sempre sostenuto durante il suo pontificato.
Un messaggio per i fedeli
Con l’iscrizione “Franciscus”, il Papa desidera che la sua memoria sia legata non a titoli o onori, ma alla sua identità di servitore della Chiesa. Questo gesto rappresenta un forte messaggio per i fedeli: la vera grandezza non risiede nei riconoscimenti umani, ma nella capacità di servire e amare il prossimo. La scelta di una tomba semplice, priva di ornamenti, invita tutti a riflettere sulla propria vita e sul significato della morte. In un’epoca in cui il materialismo spesso prevale, il Papa ci ricorda che la vera ricchezza è quella spirituale.