Il tentativo di accordo per Luca Richeldi, accusato di abusi su una paziente, è stato respinto.

Il giudice di Roma ha respinto la proposta di patteggiamento di 11 mesi e 10 giorni presentata da Luca Richeldi, direttore del reparto di pneumologia del Policlinico Gemelli e accusato di abuso sessuale su una paziente, giudicando l'istanza inadeguata vista la gravità dell'accusa. Il giudice ha sottolineato l'assenza di ravvedimento e di scuse da parte dell'accusato. Nonostante il consenso della procura alle proposte di patteggiamento, ora per Richeldi è stata invocata l'imputazione. I suoi avvocati hanno annunciato di voler richiedere un rito ordinario. Il caso risale all'inizio del 2022, con Richeldi accusato di aver molestato la donna abusando della relazione di prestazione del suo lavoro.

“Un’istanza inadeguata” vista la gravità dell’accusa.

Questi sono stati gli argomenti che hanno portato il giudice di Roma a respingere la recente proposta di patteggiamento di 11 mesi e 10 giorni presentata da Luca Richeldi, direttore del reparto di pneumologia del Policlinico Gemelli a Roma e medico in prima linea nella pandemia, accusato di abuso sessuale su una paziente. Il giudice aveva deciso di prendere una decisione dopo l’udienza del 18 settembre, quando gli avvocati di Richeldi avevano presentato la nuova proposta, dopo il rifiuto di quella presentata a luglio, condotta a 10 mesi e 20 giorni convertita in un’ammenda di 49 mila euro.

Il giudice ha nuovamente negato la richiesta, giustificando la sua decisione con una dettagliata sentenza in cui, secondo l’avvocato della persona offesa, Ilenia Guerrieri, si evidenzia: “L’assenza di ravvedimento dell’accusato e la mancanza di scuse”. Entrambe le proposte di patteggiamento avevano ricevuto il consenso della procura. Ora, per Richeldi, è stata invocata l’imputazione e i suoi avvocati, il professor Carlo Bonzano e Ilaria Barsanti, hanno già annunciato di voler richiedere un rito ordinario.

“Eravamo convinti che, al di fuori del merito e senza ammettere alcuna colpa, il patteggiamento potesse offrire una conclusione utile per calmare le tensioni di tutte le parti coinvolte, comprese le famiglie – dicono gli avvocati di Richeldi. A questo punto, affronteremo il processo con calma e determinazione, con la convinzione che i fatti possano essere giudicati in modo oggettivo”.

La difesa ha richiesto formalmente al giudice per le udienze preliminari di evitare di partecipare al procedimento.

Nonostante rispettino la decisione del giudice, i legali non la condividono e affermano che è necessario che si astenga dal procedimento perché la sua ordinanza di rifiuto dettagliata include evidenti riferimenti al merito che indicano che ha già formato un’opinione e che quindi non può agire come filtro nelle udienze preliminari. Il giudice ha inoltrato la richiesta al presidente del Tribunale che prenderà una decisione. In ogni caso, sarà fissata un’altra udienza preliminare in cui si esaminerà la domanda di processo.

La persona lesa era anche presente in tribunale, e ha commentato affermando che tali episodi devono essere sempre segnalati, a prescindere da chi si ha di fronte.

Il caso risale all’inizio del 2022. Dopo una denuncia presentata dalla vittima, il procedimento è stato avviato a Piazzale Clodio. Secondo l’accusa, Richeldi avrebbe molestato la donna alla fine di un appuntamento. Ai danni dello pneumologo, i pubblici ministeri contestano l’accusa di violenza sessuale aggravata, poiché avrebbe commesso il reato “abusando della relazione di prestazione del suo lavoro – come scritto nell’accusa – visto che la vittima era andata da lui perché era il suo medico di fiducia”.