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Il dramma del Mediterraneo
Il Mediterraneo continua a essere teatro di tragedie inimmaginabili. La storia di Yasmine, una bambina di 11 anni della Sierra Leone, è solo l’ultima di una lunga serie di naufragi che hanno colpito le acque tra la Libia e Lampedusa. Nella notte tra il 2024, il Trotamar III, una barca a vela della Ong tedesca Compasscollective, ha compiuto un salvataggio che ha dell’incredibile. Alle 3.20 del mattino, nonostante le avverse condizioni meteorologiche, l’equipaggio ha udito delle grida disperate provenienti dal mare.
Il salvataggio di Yasmine
Guidati dallo skipper Matthias Wiedenlübbert, i membri dell’equipaggio hanno immediatamente lanciato un gommone per raggiungere la fonte delle grida. Qui hanno trovato Yasmine, sdraiata su due camere d’aria, con un giubbotto salvagente indosso. La bambina, che parlava inglese, ha raccontato di essere l’unica sopravvissuta di una barca in ferro partita da Sfax con 45 migranti. Dopo giorni di tempesta, la sua storia ha messo in luce non solo il coraggio di chi l’ha salvata, ma anche la disperazione di chi ha perso la vita in mare.
Le indagini e le ricerche
La procura di Agrigento ha avviato un’indagine per naufragio colposo e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Le autorità stanno cercando di ricostruire la dinamica del naufragio, che ha visto Yasmine in balia delle onde per tre giorni. La Ong ha segnalato che, secondo la bambina, altre due persone erano con lei in acqua, ma sono scomparse. Le ricerche sono state intensificate, con motovedette e aerei inviati nella zona per cercare eventuali superstiti e tracce dell’affondamento.
Le condizioni di Yasmine
Fortunatamente, Yasmine è stata portata al poliambulatorio di Lampedusa, dove è stata visitata e le sue condizioni di salute sono state giudicate buone. Il medico Francesco D’Arca ha confermato che la bambina era ipotermica ma reattiva e orientata. La volontaria Francesca Saccomandi ha descritto Yasmine come tranquilla, nonostante la stanchezza evidente. Questo salvataggio ha riacceso il dibattito sulla crisi migratoria nel Mediterraneo, con il fondatore della Ong Mediterranea Saving Humans, Luca Casarini, che ha chiesto un’operazione di ricerca a vasto raggio per rintracciare possibili superstiti.