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Il ruolo di Floriana Calcagno nella latitanza di Matteo Messina Denaro

Floriana Calcagno coinvolta nella latitanza di Messina Denaro

Indagini rivelano il legame tra l'insegnante e il capomafia, svelando dettagli inquietanti.

Un legame pericoloso

Le recenti indagini hanno messo in luce un legame inquietante tra Floriana Calcagno, un’insegnante arrestata, e Matteo Messina Denaro, il noto capomafia. Gli inquirenti hanno scoperto che Calcagno ha avuto un ruolo cruciale nel sistema di protezione del boss, contribuendo alla sua latitanza. Gli appunti trovati nel covo di Messina Denaro e le lettere inviate da Laura Bonafede, un’altra amante del boss, hanno fornito informazioni chiave per ricostruire questa rete di complicità.

Le lettere rivelatrici

Le lettere scritte da Bonafede contenevano riferimenti a Calcagno, identificata con soprannomi come “Handicap” e “Sbrighisi”. Questi dettagli, incrociati con le immagini delle videocamere, hanno permesso agli investigatori di identificare la donna. La gelosia di Bonafede nei confronti di Calcagno emerge chiaramente dai suoi scritti, dove esprime dubbi sulla sincerità del boss riguardo alla sua relazione con l’insegnante. Le frasi cariche di emozione rivelano un conflitto interiore e una competizione tra le due donne per l’attenzione di Messina Denaro.

Il covo e la zona chiave

Un elemento cruciale emerso dalle indagini è il riferimento alla “zona chiave”, un’area del covo di Campobello di Mazara. Questo luogo, descritto da Messina Denaro in un appunto, è stato identificato come un punto strategico per le operazioni del boss. La frase scritta in rosso, “Venerdì 8 luglio AF – Preso Tutto”, suggerisce che qualcosa di significativo fosse stato trasportato in quel covo. Gli inquirenti ritengono che Calcagno fosse coinvolta in queste attività, fungendo da intermediaria e facilitando la comunicazione tra il boss e il suo entourage.

Le conseguenze legali

L’arresto di Floriana Calcagno segna un passo importante nelle indagini contro la mafia siciliana. I pubblici ministeri di Palermo hanno sottolineato l’importanza del suo ruolo nel supporto a Messina Denaro, evidenziando come la sua azione non fosse solo quella di una semplice complice, ma di una figura centrale nel mantenimento della latitanza del boss. Le autorità continuano a indagare per scoprire ulteriori dettagli su questa rete di protezione e per identificare altri possibili complici.