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Il presidente e le sue responsabilità
Sergio Mattarella ha recentemente espresso le sue riflessioni sul ruolo del presidente della Repubblica, sottolineando l’importanza di rispettare le decisioni del Parlamento, anche quando non si condividono. Durante una cerimonia per i 25 anni dell’Osservatorio permanente giovani-editori, ha dichiarato che la promulgazione di leggi è un dovere, a meno che non ci siano evidenti motivi di incostituzionalità. Questo approccio evidenzia la necessità di un equilibrio tra i poteri dello Stato, dove il presidente non può agire come un monarca, ma deve attenersi alle regole della Repubblica.
Il principio del check and balance
Mattarella ha enfatizzato il principio del “check and balance”, fondamentale per il funzionamento della democrazia. Ogni organo dello Stato deve essere consapevole dei propri limiti e rispettare le attribuzioni degli altri. Questo non solo garantisce un equilibrio di potere, ma promuove anche una collaborazione costruttiva tra le diverse istituzioni. Il presidente ha messo in guardia contro il rischio di un eccesso di potere, sottolineando che nessun organo deve sentirsi al di sopra degli altri.
La salute della democrazia dipende dalla capacità di ciascun potere di riconoscere e rispettare i confini delle proprie funzioni.
La salute pubblica e l’informazione
Un altro tema cruciale affrontato da Mattarella è quello della salute pubblica, in particolare riguardo al ritorno di malattie precedentemente debellate. Ha avvertito della pericolosità di affidarsi a informazioni non verificate, specialmente in un’epoca in cui il web è spesso considerato una fonte di verità. La sua preoccupazione si estende anche all’importanza della vaccinazione, che è fondamentale per prevenire la diffusione di malattie.
Inoltre, ha sottolineato il valore dell’informazione come bene essenziale, evidenziando la necessità di sviluppare una coscienza critica tra i cittadini, specialmente tra i giovani, per distinguere il vero dal falso.
La partecipazione democratica e il futuro
Infine, il presidente ha espresso preoccupazione per il calo della partecipazione al voto, in particolare tra i giovani. Ha invitato le forze politiche a prestare maggiore attenzione a chi non vota, piuttosto che concentrarsi solo su chi esercita il proprio diritto.
La democrazia, ha affermato, vive della partecipazione attiva dei cittadini, e senza di essa rischia di appassire. È fondamentale comprendere le ragioni dietro l’astensione e lavorare per colmare il divario di comunicazione che potrebbe esistere tra le istituzioni e i cittadini. Solo attraverso un impegno collettivo si potrà garantire un futuro democratico e partecipativo per il Paese.