Il progetto Cavalluccio

"Non è più ammissibile, avere una Portofino di serie A per chi arriva via mare e una di serie C che arriva via terra" tuona l'imprenditore Maurizio Raggio

Il suo nome ha riempito le cronache italiane per molto tempo a fine anni ‘90, in realtà oggi è un imprenditore portofinese Doc, che tiene molto alle sue origini e alla sua città nativa, malgrado viva da anni fra Miami e il Messico. Per tre mesi, d’estate, soggiorna puntualmente nella sua Portofino e constata che le problematiche del borgo di Levante rimangono irrisolte. Anzi, peggiorano sempre più. “Il nodo più critico è la coda di 1 km e dunque la sicurezza – racconta a Notizie.it -: di recente ho visto una signora stesa per terra, in attesa dell’ambulanza, che faceva fatica a soccorrerla, perché l’ingorgo del traffico inizia al Covo del Nord-Est e prosegue fino alla Cervara”.

Di qui nasce l’idea del progetto multispazio di rigenerazione urbana Cavalluccio, disegnato dallo studio genovese di progettazione Carniglia, sull’ultimo terreno disponibile, che Maurizio Raggio ha acquistato nel 2023 come azionista di riferimento della Immobiliare Portofino Srl. “Un’area che confina con piazza della Libertà, dove una volta c’era il ristorante omonimo, e che è punto cruciale di arrivo e di ‘strozzamento’ di autobus e auto”.

Il progetto Cavalluccio

In questi 5.000 metri quadri di superficie, su 2 livelli interrati e 6 terrazzamenti da giardino botanico, c’è il sogno di Maurizio Raggio per risolvere sette criticità portofinesi: coda, parcheggi, rifiuti urbani, primo soccorso, benessere e relax, congressuale, area giochi per i bambini.
“Non è più ammissibile, infatti, avere una Portofino di serie A per chi arriva via mare (vedi Madonna, di recente, ospite nella villa di Dolce & Gabbana, arrivata in yacht, ndr) e una di serie C che arriva via terra – tuona l’imprenditore. E così abbiamo pensato a un parcheggio per 350 auto, anche di grandi dimensioni, con tanto di colonnine elettriche, e la possibilità di prenotare il posto con la app, per averlo garantito al momento dell’arrivo”. C’è poi il problema dei rifiuti, che aumentano a dismisura con l’incremento dei turisti.

“L’idea è di realizzare un’area ecologica, decentrata, raffreddata, igienizzata, a scomparsa, in modo da conciliare anche le esigenze di arredo urbano”. Poi una emergency room, convenzionata con l’Asl, “per un primo soccorso, perché per arrivare all’ospedale di Lavagna potrebbe volerci anche più di un’ora. D’estate, ricordo, ci sono anche molti subacquei”. Nell’ultimo terrazzamento di Cavalluccio è così prevista un’elisuperficie. Non mancherà una Spa completa di palestra, convenzionata per i residenti; e, soprattutto, un centro congressi per una capacità di 1.000 posti, “perché la stagione estiva termina a metà ottobre e Portofino va in letargo fino a Pasqua”. A metà del terrazzamento i bambini potranno infine sbizzarrirsi fra giochi sicuri. I costi previsti del multispazio Cavalluccio sono di circa 10- 15 milioni di euro. “Ci sono già due o tre banche interessate a finanziarlo – assicura il ‘papà’ dell’operazione.

“Spero di presentare il progetto definitivo entro il 2025 e di portarlo a termine in tre anni”. Qui però arriva una nota dolente. Prima della presentazione di Cavalluccio, che verrà presentato a tutta la cittadina al Teatrino comunale il 6 settembre, Giunta e Consiglio avevano modificato il Piano urbanistico comunale, definendo l’area di proprietà della Immobiliare Portofino non più edificabile. E la delibera è stata firmata anche dal sindaco Matteo Viacava, con il quale i rapporti non sono idilliaci. “Noi abbiamo invitato tutta la giunta a partecipare alla presentazione, affinché possa rendersi conto della bontà del progetto e andare in deroga. E, soprattutto, i residenti, perché possano capirlo bene e porre eventuali suggerimenti e obiezioni. Vorremmo fosse un progetto di tutti i portofinesi” auspica Raggio.