Damasco, 31 mar. (askanews) – Il presidente siriano ad interim, Ahmed al Sharaa (anche noto con il nome “di battaglia” di Abu Mohammed Al Jolani), ha assicurato di voler “raggiungere un consenso” nella ricostruzione della Siria dopo la caduta del presidente Bashar al Assad, ma ha avvertito che “non potrà accontentare tutti”.
“Ogni misura che prendiamo non avrà pieno consenso, è normale, ma dobbiamo cercare di raggiungere un consenso” il più possibile, ha inoltre dichiarato durante un incontro al palazzo presidenziale trasmesso alla televisione siriana, dopo le preghiere dell’Eid, festività musulmana che segna la fine del mese di digiuno del Ramadan.
Il nuovo governo siriano formato da al Sharaa, la cui coalizione islamista ha rovesciato Bashar al Assad a dicembre e preso il potere a Damasco dopo quasi 14 anni di guerra civile, è dominato dai fedeli del presidente ad interim. Composto da 23 membri, senza un primo ministro, include quattro ministri appartenenti alle minoranze siriane: un cristiano, un druso, un curdo e un alawita, ma nessuno di loro ricopre un portafoglio chiave.