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Il pellegrinaggio Lgbt+ escluso dal calendario del Giubileo 2025

Immagine del pellegrinaggio LGBT+ escluso dal Giubileo 2025

Il pellegrinaggio per la comunità Lgbt+ non è più presente nel calendario ufficiale del Giubileo 2025.

Il pellegrinaggio Lgbt+ e il suo ritiro dal calendario

Il Giubileo 2025, un evento di grande importanza per la comunità cattolica, ha suscitato polemiche in seguito all’esclusione del pellegrinaggio organizzato per la comunità Lgbt+. Questo evento, che era stato inizialmente inserito nel calendario ufficiale, è stato rimosso senza alcuna spiegazione chiara. La Tenda di Gionata, l’organizzazione che si occupa della pastorale Lgbt+ in Italia, ha espresso il proprio disappunto per la mancanza di comunicazioni da parte del Vaticano.

Le dichiarazioni della Tenda di Gionata

Innocenzo Pontillo, presidente della Tenda di Gionata, ha dichiarato al portale “Gay.it” di non aver ricevuto alcuna informazione riguardo alla rimozione dell’evento. “Non sappiamo nulla, nessuno ci ha dato una spiegazione”, ha affermato, evidenziando la frustrazione della comunità Lgbt+ di fronte a questa situazione. Il pellegrinaggio, previsto per il 6 settembre, è stato escluso dal calendario ufficiale a causa della mancanza di informazioni necessarie, come il numero di partecipanti e il tipo di evento.

Le motivazioni del Vaticano

Fonti dell’Ufficio stampa del Giubileo hanno chiarito che la rimozione è avvenuta perché non sono state fornite le informazioni richieste. “Appena avremo queste informazioni da parte loro, che sono stati avvertiti, verrà reinserito”, hanno specificato. Questo chiarimento ha sollevato interrogativi sulla trasparenza e sull’inclusività del Giubileo, soprattutto considerando che eventi simili sono gestiti dalle singole Diocesi e associazioni.

Il ruolo del Dicastero per l’Evangelizzazione

Il Dicastero per l’Evangelizzazione è responsabile dell’organizzazione del Giubileo e dei suoi eventi principali. Tuttavia, la gestione degli eventi secondari, come i pellegrinaggi, ricade sulle Diocesi e sulle associazioni proponenti. Questo sistema di gestione ha portato a una situazione in cui eventi significativi per alcune comunità, come quella Lgbt+, possono essere facilmente esclusi o trascurati, sollevando interrogativi sulla loro rappresentanza all’interno della Chiesa.