La Camera dei Deputati ha dato il suo via libera all’articolo 15 del disegno di legge sulla sicurezza, modificando la norma precedente e rendendo l’attenuazione della pena per le madri con figli di meno di un anno e le donne in dolce attesa una scelta facoltativa invece che un obbligo. Non sono stati accettati gli emendamenti proposti dalle forze di opposizione mentre è stato approvato quello presentato dai relatori, che prevede una relazione annuale del governo sull’effettiva applicazione delle misure protettive rivolte a donne in gravidanza e madri con bambini di età inferiore a tre anni. In risposta a questa modifica, Forza Italia ha rinunciato al suo emendamento il quale proponeva il ripristino dell’obbligo di posticipazione della pena per le madri con figli di un anno o meno. Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, era presente in Aula durante il voto. L’articolo è stato ratificato con 163 voti a favore, 116 contrari e 2 astenuti. L’emendamento proposto, modificato da Forza Italia, che è stato accettato prevede “che il governo entro il 31 ottobre di ogni anno fornisca al Parlamento un resoconto sulla messa in atto delle misure cautelative e dell’attuazione delle pene non monetarie nei confronti delle donne in gravidanza e delle madri con bambini di meno di tre anni”. Tra le critiche levate dalle opposizioni, incluso Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del PD, vi è l’argomentazione che “è già previsto” l’obbligo di una relazione annuale. Durante la discussione, molti sono stati i commenti critici da parte della minoranza parlamentare. Riccardo Magi (+E) ha fatto appello a Nordio “di non permettere almeno l’ingresso in prigione di bambini molto piccoli.. Gli Icam sono sempre strutture penitenziarie. Ministro, fermatevi.”
Le critiche del dem Federico Gianassi sono forti: “Mai nemmeno il fascismo aveva preso provvedimenti così estremi, come osate? E’ un affronto per coloro che ritengono sacro lo stato di diritto e un errore imperdonabile contro cui continueremo a lottare”.