Argomenti trattati
Mark Rutte, attuale premier olandese, è stato designato come nuovo Segretario Generale della Nato, succedendo a Jens Stoltenberg.
Una Voce Ferma Contro Putin
La sua nomina sarà formalizzata durante il vertice che si terrà a Washington dal 9 all’11 luglio, ma Rutte dovrebbe assumere ufficialmente l’incarico il 2 ottobre. La scelta di Rutte, un liberaldemocratico, segue la tradizione di continuità rispetto a Stoltenberg, laburista norvegese, entrambi accomunati dalla stretta alleanza con gli Stati Uniti e dal sostegno incondizionato all’Ucraina. Al recente “Summit sulla Pace in Ucraina”, Rutte ha pronunciato uno dei discorsi più duri contro Vladimir Putin, segnalando un passaggio simbolico tra il suo ruolo di premier olandese e quello imminente di Segretario Generale della Nato.
Questo segna il suo impegno verso una linea dura e unitaria contro l’aggressione russa.
Gestione del finanziamento a lungo termine per l’Ucraina
Il summit di Washington dovrebbe confermare un ruolo ancora più centrale della Nato, con la proposta di Stoltenberg di istituire un fondo di finanziamento a lungo termine per l’Ucraina. Rutte dovrà sollecitare i Paesi membri a mantenere gli impegni finanziari per garantire un flusso costante di risorse a Kiev, indipendentemente dai cambi di governo nelle varie capitali, inclusa la possibilità di un ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca.
Relazioni con Zelensky e l’adesione dell’Ucraina alla Nato
Mentre il gruppo dirigente e l’opinione pubblica ucraina spingono per un rapido avvio del percorso di adesione, Rutte dovrà temperare queste aspettative, bilanciando le pressioni dei sostenitori di Kiev, in particolare polacchi e baltici, con le reali possibilità e tempistiche dell’Alleanza. Gli Stati Uniti hanno deciso di spostare il coordinamento degli aiuti militari dall’incontro di Ramstein al comando nato di Bruxelles.
Rapporto con la Cina
Recentemente, Rutte ha consolidato una “solida intesa pragmatica” con Pechino, favorendo scambi commerciali e investimenti. Tuttavia, gli Stati Uniti spingono per includere la Cina tra gli “avversari strategici” della Nato. Rutte dovrà gestire con attenzione questa contrapposizione, cercando di bilanciare le relazioni commerciali con le pressioni strategiche.