Nella tranquilla cittadina di Sacrofano, nei pressi di Roma, è stato fatto un incredibile ritrovamento: il più grande nido di calabrone d’Europa, lungo oltre cento centimetri. Questo eccezionale rifugio degli insetti sarà presto esposto al pubblico presso il museo del Rifugio del Lupo a Morlupo.
Un’impresa straordinaria
Il merito di questo straordinario ritrovamento va all’esperto Andrea Lunerti, che ha saputo gestire con maestria il recupero del nido, garantendo la sua integrità per l’esposizione. Lunerti ha lavorato con grande cura e attenzione per assicurare che il nido fosse trasferito in modo sicuro al museo.
Una dimora eccezionale
Il nido di calabrone ospitava in precedenza una regina fecondata, pronta ad iniziare la costruzione del nuovo nido con l’arrivo della primavera. Questo particolare rituale di nidificazione dei calabroni rende il nido un oggetto di grande interesse scientifico e naturalistico.
Attenzione e cautela
L’esperto Lunerti ha sottolineato l’importanza di prestare attenzione quando si scoprono nidi di calabrone, specialmente durante l’inverno. È infatti frequente che le regine, alla fine della stagione riproduttiva, tornino nei nidi per svernare, e queste regine sono tutte dotate di pungiglione.
Un’opportunità unica per gli appassionati di natura
L’esposizione del nido di calabrone presso il museo del Rifugio del Lupo offrirà al pubblico un’opportunità unica di ammirare da vicino questa straordinaria opera della natura. Sarà un’occasione per imparare di più su questi affascinanti insetti e sul loro ruolo negli ecosistemi locali.