Alessia e Livia sono due gemelle scomparse alla tenera età di 6 anni.
Era il 2011 quando il padre, Matthias Schepp, fece quel drammatico viaggio con le figlie. Le bimbe che erano state strappate alla madre, non fecero più ritorno. Schepp si toglierà la vita il 3 febbraio del 2011 dopo essersi gettato sotto ad un treno a Cerignola Campagna, ma cosa è successo alle due bambine? A fare luce sul caso è il documentario “Il mistero delle Gemelline scomparse” che è stato trasmesso sul Nove giovedì 25 maggio 2023.
Il mistero delle gemelline scomparse, la drammatica lettera di Matthias Schepp
“Le ho uccise, le bambine riposano in un luogo tranquillo, non hanno sofferto. Volevo morire con loro, ma non è stato così. Spero che non ti suiciderai”, nell’ultima lettera che Matthias Schepp ha indirizzato alla madre delle sue bambine, Irina c’è tutto il dramma di una vicenda che potrebbe non avere mai una risposta, così come rimane un mistero ciò che ha portato Matthias da Losanna a Cerignola Campagna.
Le ricerche delle due bambine richiesero l’impiego di un ampio numero di persone: volontari, le forze dell’ordine e due cani pastori tedeschi ai quali se ne aggiungerà un terzo di tipo molecolare. Ad un certo punto le ricerche porteranno ad un pozzo, ma ci fu un nulla di fatto. A rendere complicate le operazioni il fatto che non vennero trovati oggetti riconducibili alle due bambine, mentre nell’auto di Matthias non erano nemmeno presenti i seggiolini, ad eccezione di una penna, ma anche qui ci fu un nulla di fatto.
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Irina Lucidi: “Non possiamo escludere l’ipotesi più brutta”
In un’intervista rilasciata da Irina Lucidi a Chi l’ha visto del 23 febbraio 2011 e raccolta nel documentario, la donna aveva espresso quello che era il suo timore più grande: “Siamo arrivati ad un punto in cui non possiamo escludere l’ipotesi più brutta che è quella che in cui Matthias aveva scritto nella lettera ossia uccidere Alessia e Livia che sono state nascoste da qualche parte”, ma cosa c’è dunque dietro alla scomparsa di Alessia e Livia? Il capo della comunicazione della Polizia di Losanna, Jean Crhistophe Sauterel ha osservato: “Obiettivamente oggi non c’è alcun elemento che ci porta a pensare che più di dieci anni dopo Alessia e Livia siano ancora in via”.