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Il mistero della nave incagliata a Marina di Massa: tra recupero e sicurezza

Immagine della nave incagliata a Marina di Massa

La nave Guang Rong, incagliata da oltre 50 giorni, solleva preoccupazioni per la sicurezza balneare.

Una nave in difficoltà

La Guang Rong, un cargo battente bandiera cipriota, è diventata un simbolo di difficoltà e preoccupazione per la comunità di Marina di Massa. Incagliata da oltre 50 giorni, la nave si trova a pochi metri dalla spiaggia, piegata su un fianco e visibile a tutti. La situazione è stata aggravata dal fatto che, dopo un lungo periodo di bonifica, non è rimasta neanche una goccia delle 102 tonnellate di gasolio originariamente a bordo. Tuttavia, il recupero della nave e del suo carico di scarti di marmo rappresenta una sfida complessa e delicata.

Le operazioni di recupero

Il processo di recupero della Guang Rong richiederà tempo e pianificazione. I tecnici hanno spiegato che, una volta alleggerito il carico dai detriti, un rimorchiatore sarà incaricato di rimuovere la nave. Tuttavia, prima di procedere, sarà necessario valutare i progetti e affidare l’incarico, un processo che potrebbe richiedere più di un mese. Le condizioni meteorologiche giocheranno un ruolo cruciale nel determinare il momento effettivo del recupero. La preoccupazione principale è che la nave, che ha già causato danni al pontile di Marina di Massa, possa diventare un problema per la stagione estiva.

Impatto sulla balneazione

La presenza della Guang Rong così vicina alla costa ha sollevato allarmi riguardo alla sicurezza balneare. Per motivi di sicurezza, è stato imposto un divieto di balneazione in prossimità della nave, il che potrebbe influenzare negativamente le attività degli stabilimenti balneari locali. I gestori degli stabilimenti temono che il divieto di balneazione possa estendersi a una parte significativa della spiaggia, riducendo drasticamente il numero di turisti e visitatori. Le autorità locali, tra cui la Capitaneria e il Comune di Massa, stanno valutando la situazione e potrebbero prendere decisioni a inizio aprile, cercando di trovare un equilibrio tra la sicurezza e le esigenze economiche della comunità.

Indagini e responsabilità

Nel frattempo, le indagini della Procura per naufragio colposo continuano. Se il proprietario della nave dovesse dichiarare la perdita totale, sarà l’assicurazione a dover coprire i danni e le spese necessarie per la ricostruzione del pontile distrutto. Questa situazione mette in evidenza la complessità delle responsabilità legate agli incidenti marittimi e l’importanza di una gestione adeguata delle emergenze. La comunità di Marina di Massa attende con ansia risposte e soluzioni, sperando che la situazione possa risolversi prima dell’inizio della stagione estiva.