> > Il mistero della morte di Liliana Resinovich: tre anni di interrogativi

Il mistero della morte di Liliana Resinovich: tre anni di interrogativi

Immagine che rappresenta il mistero della morte di Liliana Resinovich

Un'indagine complessa che continua a sollevare dubbi e domande senza risposta.

La scomparsa di Liliana Resinovich

Era il quando Liliana Resinovich, una donna di 63 anni, scomparve nel nulla dopo essere uscita dalla sua abitazione a San Giovanni. La sua scomparsa scatenò immediatamente un’intensa ricerca da parte delle autorità e dei volontari, ma il destino di Liliana si rivelò tragico. Tre anni dopo, il suo corpo fu rinvenuto nel parco dell’ex Ospedale psichiatrico, avvolto in sacchi per rifiuti e con la testa coperta da sacchetti trasparenti. Un ritrovamento che ha sollevato numerosi interrogativi e ha alimentato teorie su una possibile foul play.

Le indagini e le anomalie

Sin dall’inizio, le indagini condotte dalla Polizia si sono trovate di fronte a elementi inquietanti. La donna non portava con sé documenti, telefoni cellulari o portafogli, il che ha alimentato l’ipotesi di un suicidio. Tuttavia, la Procura ha richiesto ulteriori approfondimenti, e il Gip del Tribunale di Trieste ha indicato oltre venti punti di indagine da esplorare. Questo ha portato a un riesame della salma, con l’obiettivo di chiarire le circostanze della morte di Liliana. La comunità locale è rimasta scossa, e il caso ha attirato l’attenzione dei media, che hanno seguito ogni sviluppo con grande interesse.

La perizia medico-legale

Attualmente, l’attesa è rivolta alla perizia medico-legale condotta dall’antropologa forense Cristina Cattaneo, la quale potrebbe fornire risposte cruciali. Dopo vari rinvii, l’esito di questa perizia è atteso nel giro di poche settimane. Gli esperti sperano che l’analisi possa chiarire se si sia trattato di un omicidio, di un suicidio o di un incidente. La comunità e la famiglia di Liliana continuano a chiedere giustizia e chiarezza, mentre il mistero della sua morte rimane irrisolto.