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Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha annunciato l’intenzione di introdurre nuove regole riguardanti gli scioperi. La dichiarazione è arrivata durante un sopralluogo al cantiere di Briosco, in provincia di Monza e Brianza.
Lo sciopero e la decisione del ministro Salvini
“Il diritto allo sciopero è di tutti, è in Costituzione, ma sarà opportuno rivedere la normativa. Lo porterò sul tavolo della maggioranza ma nello stesso interesse dei lavoratori e dei sindacati”. Lo afferma a margine di un sopralluogo al cantiere di Briosco sulla superstrada 36 del Lago ci Como.
Inoltre, il ministro ha osservato che, se si è costretti a fare uno sciopero al giorno, considerando che sotto questo governo si sono verificati già mille scioperi, significa che lo strumento stesso dello sciopero non sta più funzionando.
L’USB conferma lo sciopero del 13 dicembre
“Il 13 dicembre l’USB non terrà conto dell’ordinanza del ministro, perché palesemente illegittima“.
L’USB spiega che, con una sentenza del 28 marzo 2024, il Tar del Lazio ha annullato l’ordinanza del ministro Salvini, che aveva ridotto lo sciopero nazionale del trasporto pubblico locale, inizialmente indetto dall’USB e da altre sigle sindacali per il 15 dicembre 2023. Il Tar, con quella sentenza, annullò l’ordinanza del ministero e condannò lo stesso al pagamento delle spese legali. Dunque, USB conferma lo stop di venerdì prossimo.
Tuttavia, secondo una nota di FS, lo sciopero è stato ridotto a quattro ore in seguito all’ordinanza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’astensione dal lavoro, proclamata da alcune sigle sindacali autonome, è stata fissata dalle 9:00 alle 13:00 di venerdì 13 dicembre 2024.
Il ministro Salvini e l’accordo con i sindacati
“Al termine di un confronto serrato con i sindacati e le parti datoriali, è stato trovato un accordo che inciderà su oltre 110.000 operatori del settore“.
Il rinnovo del CCNL prevede un aumento salariale medio del 13% al termine del triennio, destinato a compensare l’inflazione. L’incremento complessivo, previsto tra il 2024 e il 2026, sarà in media di 200 euro lordi, suddivisi in due tranche: una a marzo 2025 e l’altra ad agosto 2026. Inoltre, nella busta paga di febbraio sarà corrisposta un’indennità una tantum di 500 euro lordi.