Il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale (Maeci) ha lanciato un bando di concorso rivolto ai diplomati.
L’obiettivo è la selezione di 281 individui per il ruolo di assistenti amministrativi da impiegare a tempo pieno e a contratto a tempo indeterminato. Le iscrizioni per il concorso sono aperte ma gli interessati devono fare in fretta: la scadenza per la presentazione delle domande è fissata per il 2 ottobre.
Il bando di gara è stato reso pubblico sia sul portale ufficiale del Maeci, all’interno dell’area dedicata ai concorsi, sia sul portale di reclutamento del personale della pubblica amministrazione inPA.
Il concorso è organizzato per titoli ed esami e mira a reclutare 381 diplomati per ruoli non dirigenziali a tempo pieno e a termine indefinito. I ruoli specifici richiesti sono: 281 posti da assegnare come assistente amministrativo, contabile e consolare (Codice ACC) e 100 posizioni come assistente informatico, di telecomunicazione e cifra (Codice TLC). Il bando prevede anche una quota di posti riservati per ogni categoria di concorso. Dal 26 settembre, sul portale InPA, è possibile candidarsi per i 281 posti disponibili nella classe di concorso ACC.
Ricordiamo che la data limite per l’invio delle candidature è il 2 ottobre, entro le 13.
Per partecipare alla competizione, ci sono alcuni prerequisiti necessari: essere un cittadino italiano; aver raggiunto l’età di 18 anni; essere in grado di esercitare i diritti politici e civili; essere fisicamente adatto per il lavoro; non essere stato privato del diritto di voto attivo; avere un comportamento impeccabile come stabilito dall’articolo 35, comma 6, del d.lgs.
30 marzo 2001, n. 165; non essere stato rimosso o esentato dal lavoro presso una pubblica amministrazione per rendimento insufficiente prolungato, secondo le regole del settore, o licenziato per le stesse ragioni o per motivi disciplinari in base alla corrente legge e/o al codice contrattuale, o essere stato dichiarato decaduto per aver ottenuto l’incarico o l’assunzione presentando documenti falsi o irrimediabilmente nulli; non aver subito condanne definitive per reati che precludono l’assunzione presso una pubblica amministrazione.
Per presentare la candidatura per la competizione è necessario avere un diploma di istruzione superiore di durata di cinque anni ottenuto da un istituto statale, equiparato o legalmente riconosciuto.
Per partecipare al concorso, è necessario fare richiesta online utilizzando il modulo apposito presente sulla piattaforma InPA. Prima di procedere, è necessario effettuare la registrazione, per la quale è indispensabile possedere Spid, Cie, Cne o eIDAS. Una volta effettuato il login, si accede al proprio spazio personale per completare il modulo di candidatura, inserendo i dettagli del proprio CV, che fungono da dichiarazione sostitutiva di certificazione secondo l’articolo 46 del DPR 28 dicembre 2000, n.
445. Nota bene: la candidatura non può essere completata senza un indirizzo di posta certificata Pec o un domicilio digitale. Occorre anche versare una tassa di partecipazione di 10,00 euro, come specificato sul portale InPA. L’importo della quota di ammissione non è rimborsabile. Dopo l’invio della candidatura, si riceverà una ricevuta scaricabile. Le domande possono essere presentate a partire dalle 13:00 del 26 settembre fino alle 13:00 del 2 ottobre 2024.
Il concorso comporta diverse fasi. Queste includono una prova scritta, un esame orale, un test linguistico opzionale e la valutazione dei titoli di studio. L’ultimo, sarà condotta solo dopo l’esame orale e la prova linguistica, esclusivamente per i candidati idonei. Le prove scritte si svolgeranno utilizzando strumenti digitali e piattaforme online presso il Ministero a Roma, anche in più sessioni non contemporanee.
La prova scritta consiste nel passare un esame che comprende 40 quesiti a scelta multipla da risolvere in un’ora.
Il punteggio più alto che si può ottenere è 30. Le materie su cui bisogna concentrarsi variano a seconda della categoria di concorso a cui partecipi. In dettaglio, gli aspiranti assistenti amministrativi, contabili e consolari (Codice ACC) dovranno affrontare 25 domande focalizzate sui seguenti argomenti: aspetti del diritto pubblico, con un focus particolare sul rapporto lavorativo pubblico; elementi di contabilità statale; principi di diritto consolare; lingua inglese. Si considera l’esame come superato se si raggiunge un punteggio minimo di 21/30.
L’esame orale, che varia a seconda dei vari codici di competizione, sarà un dialogo interdisciplinare per verificare il livello di formazione e le competenze professionali dei concorrenti. In particolare, per le posizioni di Assistente amministrativo, contabile e consolare (Codice ACC), le discipline da apprendere includono: principi di diritto pubblico, in particolare con riguardo alla relazione di lavoro pubblico; principi di contabilità statale; principi di diritto consolare; l’organizzazione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; nozioni di geografia; lingua inglese; un’altra lingua da scegliere tra francese, spagnolo, tedesco, arabo, russo, portoghese, cinese e giapponese; e l’abilità e l’uso delle tecnologie informatiche e di comunicazione, così come la competenza digitale.
L’esame orale avrà un punteggio massimo di 30 punti e sarà considerato passato se si raggiunge un punteggio minimo di 21/30. Una volta completato l’esame orale, le commissioni giudicanti creeranno la lista finale dei meriti per ogni codice di competizione in base al punteggio totale ottenuto da ogni concorrente nell’esame scritto, nell’esame orale, in un possibile test facoltativo in lingua straniera e dal punteggio assegnato durante la valutazione delle qualifiche.
I concorrenti che vincono riceveranno una notifica del risultato della competizione attraverso la pubblicazione delle liste finali di merito. Di conseguenza, saranno assunti a tempo indeterminato.