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Un invito alla luce e alla gioia
Durante la messa di Natale celebrata nella Cattedrale di Trieste, il vescovo mons. Enrico Trevisi ha lanciato un forte appello a tutti i presenti affinché accolgano la luce di Cristo. “Purtroppo, viviamo in un mondo che spesso preferisce le tenebre”, ha affermato, sottolineando l’importanza di essere portatori di gioia e speranza. Il messaggio centrale del suo intervento è chiaro: in un periodo di festività, è fondamentale riscoprire il valore dei piccoli gesti di amore e gentilezza.
Rivalutare i piccoli gesti
Il vescovo ha invitato i fedeli a partecipare alla processione di apertura del Giubileo, sottolineando l’importanza di “sorprendere qualcuno con auguri calorosi e sinceri”. Ha esortato a spargere sorrisi e a salutare con affetto chi ci circonda. “Perdona di cuore, sii generoso con i poveri e ricorda sempre gli assenti”, ha aggiunto, evidenziando come la gentilezza possa realmente cambiare il mondo. La sua omelia ha messo in risalto la mitezza di Maria come esempio da seguire, un richiamo a onorare il prossimo, specialmente coloro che soffrono.
Un pensiero per i più vulnerabili
Un passaggio significativo del discorso di mons. Trevisi è stato dedicato ai più vulnerabili della società: bambini, donne, poveri e anziani. Ha sottolineato l’importanza di proteggere chi è spesso vittima di prepotenze e umiliazioni. “La vita è una ruota e basta un soffio per trovarsi dalla parte dei perdenti”, ha avvertito, richiamando l’attenzione sulla precarietà che molti affrontano quotidianamente. Ha espresso un pensiero particolare per i lavoratori in difficoltà, come quelli della Tirso, Flex e Wärtsilä, e per i giovani costretti a lasciare la propria terra in cerca di opportunità migliori.