Argomenti trattati
Un momento di prova e riflessione
Il 31esimo giorno di ricovero di Papa Francesco al Policlinico Gemelli segna un momento di profonda riflessione e condivisione. In un messaggio rivolto a tutti i fedeli, il Pontefice ha voluto esprimere la sua vicinanza a coloro che, come lui, stanno affrontando difficoltà fisiche e spirituali. “Condivido con voi questi pensieri mentre sto affrontando un periodo di prova”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza di rimanere uniti nella fede e nella speranza.
La forza dell’amore e della preghiera
Nonostante la fragilità del corpo, Papa Francesco ha messo in evidenza come nulla possa impedire di amare e pregare. “Il nostro fisico è debole ma, anche così, niente può impedirci di amare, di pregare, di donare noi stessi”, ha affermato, invitando tutti a essere “segni luminosi di speranza”. Le sue parole risuonano come un forte richiamo alla solidarietà e all’umanità, specialmente nei luoghi di cura, dove l’amore e l’attenzione possono fare la differenza.
Un ringraziamento speciale ai bambini
Il Papa ha anche voluto esprimere la sua gratitudine a tutti coloro che lo sostengono, in particolare ai bambini che pregano per lui. “So che pregano per me tanti bambini; alcuni di loro oggi sono venuti qui al ‘Gemelli’ in segno di vicinanza”, ha detto, evidenziando l’importanza del supporto dei più giovani. Questo gesto di affetto rappresenta un simbolo di speranza e di continuità della fede, che si tramanda di generazione in generazione.
Un appello per la pace nel mondo
Infine, Papa Francesco ha concluso il suo messaggio con un forte appello alla pace, esortando tutti a pregare per i Paesi colpiti da conflitti e guerre. “Continuiamo a pregare per la pace, specialmente nei Paesi feriti dalla guerra: nella martoriata Ucraina, in Palestina, Israele, Libano, Myanmar, Sudan, Repubblica Democratica del Congo”, ha esortato, richiamando l’attenzione su situazioni di crisi che richiedono un intervento umano e divino.