È stato depositato in Commissione Bilancio del Senato un emendamento riformulato al decreto Anticipi (D.L. n. 155/2024), che propone il rinvio a gennaio del pagamento dell’acconto per le partite IVA con ricavi fino a 170.000 euro. Arriva l’ufficialità dal MEF.
Il MEF annuncia il rinvio per secondo acconto delle imposte partite Iva
Nel contesto della conversione del decreto-legge 19 ottobre 2024, n. 155, il Parlamento ha approvato un emendamento che prevede la proroga al 16 gennaio 2025 del termine per il pagamento del secondo acconto delle imposte sui redditi, inizialmente fissato per il 2 dicembre, per i titolari di partita IVA con ricavi o compensi non superiori a 170.000 euro nell’anno precedente.
Confermata la possibilità di rateizzare il pagamento in 5 rate, da gennaio fino a maggio, oppure in un unica soluzione.
La misura era già stata anticipata dal Ministro Giorgetti durante una interrogazione parlamentare n. 3-01551 del 13 novembre, in cui si ipotizzava lo slittamento al 2025 dei pagamenti delle imposte relative al secondo acconto 2024, con emendamento al Collegato Fiscale.
Il 26 novembre, il Presidente della Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo, il deputato Gusmeroli, autore della norma, aveva confermato il rinvio atteso; ora arriva l’ufficialità dal MEF.
Esclusi dalla proroga annunciata dal MEF
La proroga non riguarda il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi assicurativi dovuti all’INAIL.