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Il look di Adolf Hitler

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Hitler e l'aspetto esteriore

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Avete sicuramente presenti le immagini più note di Adolf Hitler, in cui il Fuhrer presenta sempre, più o meno, il medesimo look, che potremmo definire militare, ad ogni modo non troppo fantasioso: baffetti corti e ben squadrati, frustino e impermeabile allacciato in vita.

Ebbene, in realtà, questo modo di vestire, che è in fondo quello con cui è divenuto celebre, non fu il risultato di un’idea originaria del dittatore, ma il frutto di un suggerimento datogli dall’amico Dietrich Eckart, tra i maggiori esponenti della società segreta Thule, prima cellula del futuro partito nazista, che lo invitò ad abbandonare l’aspetto dimesso e un po’ trasandato che adottava di solito per uno più congeniale al ruolo politico che man mano andava assumendo.

In effetti, Hitler non aveva mai prestato troppa attenzione al look, preferendo abiti comodi e casual, senza mai preoccuparsi di adottare uno stile proprio, secondo il gusto personale.

Lo stesso vale per i mitici baffetti, che da giovanissimo, il futuro capo del Nazismo, portava lunghi come prevedeva la tipica moda maschile di inizio XX secolo; li tagliò una prima volta per motivi esclusivamente pratici appena entrato nell’esercito durante la Prima Guerra mondiale, quando era necessario indossare le maschere antigas in dotazione all’esercito e la lunga peluria gli rendeva difficoltosa l’operazione.

Evidentemente dovette piacersi molto, poiché li mantenne corti per tutto il resto della vita, facendone addirittura un vezzo, senza contare che nel frattempo i “baffetti” erano divenuti di moda, basti pensare a Charlot, il buffo omino con la bombetta interpretato da Charlie Chaplin.