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Il governo ha dato il via libera alla riforma delle concessioni balneari, estendendo le concessioni fino a settembre 2027. Questa mossa ha risolto un'antica controversia con Bruxelles.

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Il governo ha finalmente risolto un problema di lunga data riguardante le concessioni balneari, dando il via alla riforma e approvando il decreto salva infrazioni. Il fattore principale della riforma è l'estensione delle attuali concessioni fino a settembre del 2027, e le nuove gare saranno bandite...

Il governo ha finalmente risolto un problema di lunga data riguardante le concessioni balneari, dando il via alla riforma e approvando il decreto salva infrazioni. Il fattore principale della riforma è l’estensione delle attuali concessioni fino a settembre del 2027, e le nuove gare saranno bandite entro giugno dello stesso anno. Secondo una nota di Palazzo Chigi rilasciata dopo l’approvazione del Dl infrazioni in Consiglio dei ministri, la collaborazione tra Roma e Bruxelles ha permesso di trovare un equilibrio tra la necessità di aprire il mercato delle concessioni e l’esigenza di proteggere le attese legittime dei detentori attuali delle concessioni. Questo ha facilitato la conclusione di una questione di lunga data e complessa che ha grande importanza per il nostro paese. Tuttavia, la riforma sulla rete dei carburanti è stata rinviata. La decisione è stata presa a seguito di un vertice tra il primo ministro, Giorgia Meloni, e i due vice, Matteo Salvini e Antonio Tajani.

Le nuove concessioni avranno una durata variabile tra i 5 e i 20 anni, per permettere al concessionario di recuperare gli investimenti effettuati. La rivoluzione comporta che i lavoratori impiegati nel precedente processo possano essere assunti, dato che erano dipendenti principali e fonte di reddito per loro stessi e per le loro famiglie. Il concessionario uscente riceverà un’indennità dal nuovo concessionario, equivalente al valore dei beni deprecabili e non ancora deprezzati, oltre a un’equa retribuzione per gli investimenti fatti negli ultimi cinque anni. Questi criteri saranno stabiliti attraverso un decreto del MIT in accordo con il MEF entro il 31 marzo 2025. Il valore degli investimenti sarà determinato da un’esperto indipendente.

Tra le offerte, verrà anche preso in considerazione se il candidato è stato titolare di un servizio balneare nei cinque anni precedenti, come principale fonte di reddito per se stesso e per le sue dipendenze. Questo punto è stato fortemente richiesto dalle associazioni di categoria ed è stato incluso nel provvedimento approvato la sera.

Il Consiglio dei Ministri ha promulgato un decreto-legge che introduce misure urgenti per risolvere le procedure pendenti di infrazione e pre-infrazioni nei confronti dell’Italia. Il decreto-legge favorirà la risoluzione di 16 casi di infrazione e di un caso EU Pilot”, secondo un comunicato di Palazzo Chigi. Ha sottolineato che “la decisione di oggi è anche il risultato di un dialogo costruttivo e costante con la Commissione europea”.

Esiste una varietà di procedure in discussione, tra cui quelle relative alle concessioni balneari, alla sicurezza delle gallerie della rete stradale transeuropea TEN-T, al sistema di punizioni per i lavoratori stagionali di paesi terzi, al diritto d’autore e alle misure destinate a migliorare la qualità dell’aria. Secondo il testo, almeno 6 dei regolamenti introdotti potrebbero portare a un’immediata conclusione, rispettando i tempi tecnici imposti dalla Commissione Europea. Per altri 11 casi, le normative adottate dal Governo servono come base vitale per arrivare a una soluzione in tempi brevi. Riassumendo, l’approvazione dell’atto odierno permetterà all’Italia di ridurre notevolmente il numero di procedure di infrazione in sospeso, consentendole di raggiungere un record storico di minimi infranti e di allinearsi con la media europea.

La portavoce della Commissione europea, Johanna Bernsel, ha espresso approvazione per il recente passo dell’Italia riguardante la questione delle concessioni balneari. Quest’azione è il risultato di un dialogo produttivo tra la Commissione e le autorità italiane, culminato in un accordo condiviso sul quadro legale per la riforma delle concessioni balneari italiane, allineato con la legislazione dell’UE. Il quadro propone una risoluzione globale, equa ed inclusiva che dovrebbe essere messa in atto nel corso dei prossimi tre anni. Tuttavia, sottolinea Bernsel, la Commissione non ha ancora preso una decisione ufficiale in questo periodo nell’ambito della procedura di infrazione. La Commissione esaminerà il decreto legge preso dalle autorità italiane, tenendo conto dell’accordo comune. Continueranno a mantenere un stretto legame con le autorità italiane per monitorare le misure di applicazione e il completamento effettivo del procedimento di gara e rinnovo per tutte le concessioni esistenti, nei tempi stabiliti.

Per quanto riguarda il progetto di legge di ristrutturazione della rete di rifornimento di carburante, questo non ha ricevuto l’approvazione dal Consiglio dei ministri. Secondo fonti dell’amministrazione, sono necessarie ulteriori analisi dettagliate, motivo per cui l’esame viene posticipato.