Il governo sta lavorando a un emendamento per regolare la produzione e la vendita della cannabis light. In accostamento al ddl sicurezza, questo vieta la coltivazione delle infiorescenza, anche con Thc basso, per usi diversi da quelli industriali.
L’emendamento del governo in merito alla cannabis light
Il governo ha messo mano al ddl sicurezza, con un emendamento che prende in esame la coltivazione e la vendita della canapa a uso industriale.
Nel testo c’è scritto che anche la cannabis con Thc inferiore allo 0,2%, non potrà essere coltivata né venduta, se questa verrà usata in modo diverso da ciò che dice la legge, quindi per usi industriali.
La trasgressione verrà punita con le norme del Testo Unico sulle Sostanze Stupefacenti, parificando la cannabis light a quella più pesante.
Le reazioni all’emendamento del governo sulla cannabis light
Subito sono arrivati i commenti degli esponenti delle opposizioni, ad esempio del segretario di +Europa, Riccardo Magi, che ad Ansa ha detto: “Spinta repressiva e punitiva immotivata. Con questo emendamento, il governo vuole tagliare le gambe a migliaia di operatori del settore della cannabis light, quella a basso contenuto di Thc. In pratica quella light va paragonata a quella con alto contenuto di Thc, nonostante non abbia alcun effetto drogante, proprio per il principio attivo basso“.
Poi ha parlato di intervento pesante e sbagliato perché avrà un impatto anche sul lato occupazionale del settore.
L’avvocato Giuseppe Libutti, che segue aziende di settore, ha detto: “L’emendamento sembra mosso da un pregiudizio. Se dovesse essere approvato aprirà la strada a contenziosi da parte di chi opera nel settore e volge un’attività lecita”.