In un atto di vandalismo, il motore dell’imbarcazione di soccorso dei Sommozzatori volontari di Treviglio, noti per le loro recenti ricerche nella controversa uccisione di Sharon Verzeni, è stato sottratto. L’imbarcazione, che era ancorata a Fara Gera d’Adda per poter rispondere rapidamente alle emergenze, ha subito danni valutati a nove mila euro. Il gommone era stato danneggiato e il suo motore era sparito in seguito ad un furto in data tra il 14 e il 15 settembre. Pur essendo la barca danneggiata e priva di motore, non è affondata. Al contrario, è stata trascinata dalla corrente del fiume Adda e ha sofferto ulteriori danni dopo essere saltata sopra una diga. Nonostante gli scontri, il gommone degli eroici sommozzatori di Treviglio è stato recuperato dai volontari stessi, seppur in condizioni pietose, a valle rispetto al luogo del furto. Il furto e il danno causato dai ladri hanno suscitato indignazione e delusione tra i volontari.
L’hanno certo ritrovato, ma è totalmente inservibile. La loro unica opzione è stata di divulgare l’episodio di vandalismo subito sui loro profili social: “Hanno rubato ed sabotato il motore della nostra barca di soccorso attraccata a Fara Gera d’Adda”. “Siamo scioccati e devastati, non ci aspettavamo un tale evento – ha esclamato a L’Eco di Bergamo Giacomo Passera, capo dei volontari sommozzatori di Treviglio -. Non è mai successa una cosa simile in oltre 30 anni di servizio”. L’imbarcazione è stata utilizzata centinaia di volte negli ultimi anni, incluso dieci volte solo questa estate, ed ha contribuito a salvare numerose vite umane in pericolo nelle acque del fiume. “Il furto notturno per noi volontari rappresenta una perdita immensa: circa 9mila euro era il costo del veicolo, – ha proseguito. – Abbiamo dovuto fare grandi sacrifici, anche personali, per acquistare il gommone e il motore, adesso non sappiamo cosa fare. Nonostante la frustrazione e la rabbia, ci rimboccheremo le maniche e speriamo che qualche entità ci possa supportare per riacquistare l’equipaggiamento che abbiamo tragicamente perso”.