Durante la serata di una festa è nata in me l’idea di agire, sebbene non avessi ancora definito il mio piano. Ho pensato di utilizzare un coltello, l’unica arma presente nella mia abitazione. In retrospectiva, se avessi riflettuto di più sul mio progetto, non avrei mai messo in atto un’azione così folle. Questo è quanto riportato nelle dichiarazioni dell’adolescente di 17 anni responsabile della strage di Paderno Dugnano, nella regione di Milano, come riportato nel verbale.
L’adolescente ha inoltre dichiarato che, da diversi anni, aveva avvertito e maturato il desiderio di vivere più a lungo della gente comune, anche con l’intento di scoprire il destino dell’umanità. Iniziava a sentirsi un estraneo tra gli altri. Ha confessato che già da qualche tempo si sentiva in difficoltà, ma che anche in passato si era sentito alienato dagli altri. Ha ipotizzato che il suo rendimento scolastico pessimo in matematica potrebbe aver contributo a questa situazione.
I genitori, di tanto in tanto, gli chiedevano se c’era qualcosa che non andava, notando il suo comportamento silenzioso, ma lui rispondeva di star bene. Sentiva gli altri più stupidi, come ha riportato lui stesso, e spesso non era d’accordo con determinati ragionamenti o riteneva che le preoccupazioni altrui fossero inutili.
Il nonno materno ha dichiarato che, secondo quanto riportato nel verbale, l’adolescente, dopo aver compiuto il triplice omicidio, gli ha spiegato il suo motivo: volere separarsi dai beni materiali e dai genitori. Il nonno gli ha chiesto perché avesse deciso di uccidere anche il fratellino di 12 anni, e il giovane ha risposto che non sarebbe stato in grado di lasciarlo solo.
Nell’analisi degli atti, risalta l’evidenza di come il giovane avesse preso in considerazione più di una volta l’idea di lasciare la propria casa, e potenzialmente trasferirsi in Ucraina, come possibile rimedio al suo disagio. Tuttavia, sembra che alla fine non abbia ritenuto tale soluzione ideale per il raggiungimento delle sue finalità. Inoltre, secondo i rapporti degli specialisti che hanno avuto modo di dialogare con lui attraverso numerosi incontri in questi ultimi tempi, il ragazzo ha rivelato di essere spesso preso da riflessioni sul tema della guerra, e di essere emotivamente coinvolto nel pensare a simili contesti, una situazione che invece non riscontrava negli individui che lo circondavano, amici e parenti.