Il servizio funebre di Paola Marella si è svolto alle 11 del 23 settembre, presso la chiesa di San Marco nel quartiere Brera di Milano, dove la presentatrice tv viveva. Aveva 61 anni e ha perso la sua battaglia contro il cancro. All’omaggio finale hanno partecipato numerosi parenti e amici, tra cui il marito Domenico e il figlio Nicola, chiaramente presenti. “Non dimenticate la sua luce”, ha imploreato il marito Domenico durante il servizio, seguito da applaudimenti e lacrime. Molti colleghi erano presenti, tra cui lo chef Alessandro Borghese, visibilmente commosso di fronte alle telecamere, ha dichiarato “Una amica che è andata via”. I familiari più stretti, tra cui il marito e il figlio, erano seduti nelle prime file della chiesa, davanti alla bara adornata con un arrangiamento di fiori bianchi. Durante l’omelia, Don Luigi Garbarini ha parlato della “discrezione” di Paola, anche negli ultimi giorni al San Raffaele: “Mentre la città passava, Paola rimaneva a letto, elegantemente, mostrando chi era veramente”. Ha affermato il prete, evidenziando la luce che Paola irradiava nella sua città natale, tra i suoi amici e persino tra coloro che non la conoscevano personalmente.
L’improvvisa scomparsa dell’architetto e presentatrice televisiva Paola Marella ha lasciato stupefatti i suoi fans e conoscenti, che hanno condiviso il loro dolore online, da Catena Fiorello a Filippa Lagerback, da Alessia Marcuzzi a Carolyn Smith, fino a Paolo Conticini e il dottor Matteo Bassetti. «Ho sempre rispettato la tua raffinatezza, la tua calma e la tua classe. Sei sempre stata disponibile quando ne ho avuto bisogno. Buon viaggio» ha dichiarato il direttore del San Martino di Genova.
Tuttavia, sono state innumerevoli le risposte al commosso messaggio di addio condiviso sulle piattaforme Instagram e Facebook dalle sue ‘amiche social’ Azzurra e Claudia. «Ci hai chiesto di evitare il dramma, e lo faremo. Lasciaci esprimere quanto ti abbiamo rispettato negli anni passati e quanto il tuo coraggio e determinazione resteranno un modello per noi e per tutti coloro che ti hanno visto affrontare anche quest’ultima battaglia come solo tu potevi fare» hanno sottolineato. «Sei entrata nella nostra vita con le idee chiare e, nonostante il mondo digitale non fosse il tuo territorio, risentivi la necessità di comunicare con le persone, condividendo le tue passioni. E sei stata in grado di farlo con semplicità e professionalità ma anche con una familiarità e un senso dell’umorismo che ci mancheranno molto. Collaborare con te, Paola, è andato oltre il semplice lavoro».
«Abbiamo scambiato idee, impressioni, pensieri e persino sogni. Abbiamo affrontato sfide, festeggiato trionfi e trovato sollievo nei momenti di difficoltà. E anche in questi tempi, il tuo sorriso non è mai svanito, la tua positività non è mai venuta meno. Hai affrontato la vita con una leggerezza che non è mai stata superficialità, ma una forza serena, quella di trovare il bello anche nelle giornate peggiori».
I social media per te erano un angolo di leggerezza, non un teatro per costruire un’immagine fasulla o per inseguire approvazione superficiale. Al contrario, erano un luogo dove ti esprimevi con senso di libertà, condividendo le tue passioni e narrando la tua vita privata con eleganza e discrezione, incluso il tuo profondo amore per la tua splendida famiglia. La cosa più significativa è stata vedere la tua community comprendere tutto ciò. L’affetto pervadeva l’aria e ti ammiravano per la tua eleganza naturale e per quel sorriso solare che riuscivi a donare ogni volta che dicevi ‘buongiorno’. “Dopo un lungo viaggio nell’ottimismo, accompagnata da amici e professionisti eccezionali, ci ha lasciato Paola, la nostra Forza”.
Chi era Paola Marella
Paola Marella era un faro nel campo del design. Aveva discusso della sua malattia, con cui lottava dal 2011, in un’intervista con Panorama nel 2021, dove incitava alla prevenzione e al coraggio nel combattere il cancro: “Il messaggio che dobbiamo trasmettere è che non dobbiamo avere paura, che non siamo soli, che sfortunatamente la malattia arriva ma oggi, grazie alla scienza, sappiamo come affrontarla”.