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Il disegno di legge relativo alla maternità surrogata ha ricevuto l’approvazione definitiva dal Senato, rendendo tale pratica illegale anche per gli italiani che si avvalgono di essa all’estero.
Questo provvedimento, che ha suscitato forti reazioni da parte delle opposizioni, è stato considerato da alcuni come un passo indietro, paragonato a leggi medievali e descritto come dannoso per le famiglie arcobaleno.
Approvazione del disegno di legge
Il voto in Aula ha visto 84 favorevoli e 58 contrari, senza astenuti. La proposta, firmata dalla deputata di Fratelli d’Italia, Carolina Varchi, era già stata approvata dalla Camera lo scorso 26 luglio.
Le critiche da parte dell’opposizione sottolineano come il testo sia percepito come superfluo e incostituzionale.
Implicazioni della nuova legge
Ora, con questa nuova legge, la maternità surrogata diviene reato universale, il che implica che le coppie italiane coinvolte in questa pratica, anche all’estero, saranno perseguibili. La proposta di legge è una continuazione del lavoro iniziato da Giorgia Meloni nella precedente legislatura, come evidenziato anche da Domenica Spinelli, senatrice di FdI, durante il dibattito in Aula.
La situazione in Italia
In Italia, la pratica della maternità surrogata è vietata dal 2004. Con l’approvazione di una nuova legge, i genitori che rientreranno nel paese dopo aver usufruito di questa forma di “gestazione per altri” rischiano pene detentive da tre mesi a due anni. Inoltre, possono affrontare multe fino a un milione di euro.
Obiettivo del provvedimento
Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega, ha evidenziato che l’obiettivo di questo provvedimento è prevenire che il divieto in vigore venga eluso recandosi all’estero per ottenere un bambino, che poi potrebbe essere riconosciuto in Italia.
Contenuto della legge
La legge recentemente approvata consiste in un articolo unico, il quale modifica la legge 40 del 2004 per includere il reato anche per attività svolte all’estero. Durante i dibattiti in Commissione al Senato, la Lega aveva proposto un emendamento più severo, raddoppiando la sanzione e aumentando la pena detentiva fino a un massimo di dieci anni. Tuttavia, l’idea è stata abbandonata a causa delle obiezioni degli altri partiti di centrodestra.
La Lega inizialmente sostenne l’emendamento, affermando che fosse in linea con una proposta di legge passata, ma alla fine si è dovuta ritirare.
Reazioni dell’opposizione
L’opposizione si è mobilitata in modo compatto, sia all’interno che all’esterno dell’Aula, criticando severamente il disegno di legge. La senatrice Elena Cattaneo lo ha definito “un manifesto ideologico”, a detrimento delle famiglie e dei bambini. Italia Viva evidenzia come il centrodestra abbia respinto un emendamento di Ivan Scalfarotto, il quale mirava a garantire che l’implementazione della norma non comportasse un danno ai diritti e agli interessi dei minori, sottolineando l’importanza del riconoscimento dei legami familiari instaurati con i genitori di fatto, ai quali è conferita la responsabilità genitoriale.
Dichiarazione della ministra
La ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, ha dichiarato: “Coloro che si rifugiano nella retorica dei ‘diritti’ per difendere la pratica dell’utero in affitto dovrebbero riflettere sul fatto che esiste una rete globale femminista che sostiene l’iniziativa dell’Italia e riconosce il nostro Paese come un esempio da seguire. Con l’approvazione da parte del Senato del reato universale per la maternità surrogata, oggi i diritti non sono stati negati, ma anzi riaffermati e resi finalmente concreti.”