Il direttore generale di Sogei, Paolino Iorio, è stato coinvolto in un caso di corruzione, avendo percepito somme superiori ai 100mila euro.

Indagine su CEO Sogei: Tangenti, corruzione e turbativa d'asta coinvolgono ministeri. Arresto e convalida richiesti

Il CEO di Sogei, Paolino Iorio, è accusato di aver ricevuto oltre 100.000 euro in tangenti dall’imprenditore con cui è stato arrestato lunedì sera a Roma.

Questa operazione fa parte di un’inchiesta della Procura di Roma riguardante corruzione e turbativa d’asta in diversi appalti, che coinvolgono anche il ministero della Difesa e quello dell’Interno.

Gli inquirenti di piazzale Clodio hanno richiesto la convalida dell’arresto. Iorio è stato interrogato dai pubblici ministeri e ha presentato la sua versione dei fatti. Secondo le informazioni emerse, i contatti tra Iorio e l’imprenditore sono iniziati nel febbraio del 2023, avvenendo tramite un numero di telefono dedicato.

L’accusa sostiene che gli incontri si tenessero due volte al mese, anche se non tutte le occasioni comportavano uno scambio di denaro; tuttavia, lunedì, Iorio è stato sorpreso dalla Guardia di Finanza con 15.000 euro in una busta.

Richiesta di convalida dell’arresto

I pm Lorenzo Del Giudice e Gianfranco Gallo hanno richiesto al giudice per le indagini preliminari la convalida dell’arresto e una misura cautelare per corruzione, e ora è necessario programmare un’udienza.

Perquisizione e sequestro di documenti

Durante le operazioni di perquisizione condotte martedì su 18 indagati, è stata raccolta una notevole quantità di documenti e dati. Tra le persone perquisite figura anche Andrea Stroppa, rappresentante in Italia di Elon Musk; da lui sono stati sequestrati dei dispositivi che ora verranno analizzati insieme al restante materiale.