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Il comandante del Bayesian non risponde ai pm: James Cutfield in lacrime durante l'interrogatorio

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Proseguono le indagini dopo il naufragio del Bayesian: il comandante James Cutfield si è avvalso della facoltà di non rispondere

Il comandante del veliero Bayesian, affondato il 19 agosto a Porticello, è rimasto in silenzio davanti ai magistrati di Termini Imerese. Potrebbe presto allargarsi l’indagine per il naufragio dello yacht britannico.

Il comandante del veliero Bayesian davanti ai pm

James Cutfield, il comandante del veliero Bayesian, si è avvalso della facoltà di non rispondere ed è scoppiato in lacrime davanti ai pm di Termini Imerese.

L’uomo è difeso dagli avvocati Giovanni Rizzuti e Aldo Mordiglia, che hanno lasciato la sala congressi dell’hotel Domina dove il loro assistito è stato interrogato. I legali ai cronisti hanno dichiarato:

“Il comandante Cutfield è molto provato e noi difensori siamo stati nominati soltanto ieri: non abbiamo così ancora avuto il tempo di articolare la difesa in maniera compiuta, cosa che ci ripromettiamo di fare nei prossimi giorni”.

L’accusa nei confronti del comandante

Nell’affondamento sono morte 7 persone e il comandato è indagato per naufragio colposo e omicidio colposo plurimo.

La Procura, che lo ha già sentito due volte come persona informata sui fatti, gli contesta di non aver dato tempestivamente l’allarme ai passeggeri e al resto dell’equipaggio e di non aver previsto, pur avendo a disposizione gli strumenti per farlo, l’evento climatico che si è verificato quella sera.

Possibili altri indagati per il naufragio

Il primo che potrebbe finire nel registro degli indagati insieme al comandante Cutfield è il vicecomandante Tijs Koopman: al momento risulta solo come persona informata sui fatti, ma entrambi sarebbero stati invitati a rimanere in Italia per mettersi a disposizione degli inquirenti