Uniti sul palco sotto gli occhi dei fotografi, Conte, Schlein, Magi, Bonelli e Fratoianni risultano però profondamente divisi sui vari temi.
Sebbene fossero in stretta vicinanza al momento del deposito del milione di firme per il referendum contro una delle riforme governative – l’autonomia differenziata – presso la Cassazione, le ore successive hanno perso questa unità. In Parlamento, il cosiddetto “campo largo” si è mostrato disordinato e disunito durante la votazione per il consiglio di amministrazione della televisione statale.