Il caso dell’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, dopo l’accusa avanzata dal suo legale Silverio Sica contro l’imprenditrice Maria Rosaria Boccia, è ora nelle mani dei procuratori romani.
La documentazione è stata inviata a piazzale Clodio nelle ultime ore per l’avvio delle indagini. Sica in precedenza aveva manifestato l’intenzione di presentare tale esposto, sostenendo che Sangiuliano era stato sottoposto a “pressioni irregolari” da parte di Boccia, suggerendo il tentativo di estorsione nella sua denuncia.
Sica, inoltre, aveva promesso di includere nel suddetto documento una serie di prove che avrebbero attestato l’assoluta legalità del comportamento del suo cliente, assieme a un resoconto temporale degli eventi – dettaglio che ha mantenuto riservato negli ultimi tempi.
Questo procedimento si svolgerà simultaneamente ad un altro, in cui è coinvolto lo stesso Sangiuliano, attualmente in fase di indagine per peculato. Quest’ultimo si riferisce ai viaggi in cui Sangiuliano era accompagnato da Boccia, oltre alla divulgazione e all’uso di informazioni riservate relative all’organizzazione del G7 a Pompei.
Parallelamente, la Corte dei Conti del Lazio ha aperto un fascicolo per un possibile danno erariale, interessata a fare luce sulle spese sostenute dal Ministero della Cultura, focalizzandosi in particolare sull’uso delle auto blu e sulle visite del ministro in compagnia di Boccia, con cui, per sua stessa confessata, ha avuto una relazione amorosa.
Maria Rosaria Boccia ritorna sui social per esprimere la sua stima per la satira e l’ironia che sono rivolte verso di lei. Tuttavia, non manca di sottolineare la sua delusione per il fatto che non ha ancora incontrato un articolo che si sia concentrato sulla verità che sta cercando di divulgare e che tutti sembrano ignorare.