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La denuncia e le conseguenze legali
Il nuotatore Manuel Bortuzzo ha recentemente denunciato Lucrezia ‘Lulù’ Selassiè per stalking, un’accusa che ha suscitato grande attenzione mediatica. Secondo quanto riportato, la denuncia non è stata solo una semplice segnalazione, ma ha portato a misure legali concrete, tra cui l’imposizione di un braccialetto elettronico per la Selassiè. Questo sviluppo segna un punto di svolta in una vicenda che si protrae da quasi due anni, caratterizzata da presunti atti persecutori e comportamenti ossessivi da parte dell’influencer.
Un rapporto che si è trasformato in un incubo
Bortuzzo e Selassiè si erano conosciuti durante la sesta edizione del Grande Fratello Vip, dove la loro relazione era iniziata con entusiasmo ma si era rapidamente deteriorata. Dopo la fine del reality, i due giovani avevano intrapreso una breve relazione, ma il nuotatore aveva deciso di interromperla. Da quel momento, secondo quanto dichiarato da Bortuzzo, Selassiè avrebbe iniziato a esercitare pressioni sempre più intense, culminando in minacce e pedinamenti. La situazione è diventata insostenibile, costringendo Bortuzzo a modificare le proprie abitudini di vita e a vivere nel timore costante per la propria incolumità.
Le accuse e le prove raccolte
Le indagini hanno rivelato un quadro inquietante: Bortuzzo ha riferito di essere stato pedinato e di aver ricevuto messaggi minacciosi da Selassiè, che avrebbero incluso frasi come “Se non stai con me ti ammazzo e mi ammazzo”. Inoltre, la Selassiè avrebbe tentato di avvicinarsi a Bortuzzo in diverse occasioni, anche durante i suoi soggiorni all’estero per competizioni sportive. Gli inquirenti hanno raccolto prove di comportamenti ossessivi, come appostamenti nei pressi di ristoranti e hotel, e persino episodi di violenza fisica, come schiaffi inflitti al nuotatore.
Il processo e le reazioni
Il processo contro Lucrezia Selassiè si svolgerà con rito abbreviato, una scelta che riflette la gravità delle accuse e la volontà della giovane di affrontare le conseguenze delle sue azioni. Nonostante la richiesta di revoca del braccialetto elettronico da parte della Selassiè, il giudice ha rigettato l’istanza, sottolineando la necessità di proteggere Bortuzzo. La vicenda ha sollevato interrogativi sulla gestione delle relazioni post-reality e sull’impatto che la fama può avere sulle dinamiche personali. La società è chiamata a riflettere su come affrontare situazioni di stalking e violenza, garantendo la sicurezza delle vittime e la giustizia per i colpevoli.