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Un nuovo capitolo nel caso di Chiara Poggi
Il caso di Chiara Poggi, un omicidio che ha scosso l’Italia, torna a far parlare di sé con l’emergere di un nuovo indagato, Andrea Sempio. Alberto Stasi, condannato a 16 anni per l’assassinio della giovane, ha rilasciato un’intervista a Le Iene, esprimendo un profondo desiderio di verità e giustizia. “Provo uno tsunami di emozioni”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza di scoprire ciò che è rimasto nascosto nel corso degli anni.
Le parole di Alberto Stasi
Stasi ha affermato di vivere con “fiduciosa attesa” e speranza, auspicando che la verità possa finalmente emergere. “Non si deve mai avere paura della verità”, ha aggiunto, evidenziando la necessità di un accertamento approfondito. La sua posizione è chiara: nonostante la condanna, è convinto che la giustizia possa essere raggiunta, sempre che ci sia la volontà di perseguirla.
Il profilo di Andrea Sempio
Andrea Sempio, descritto come un amico del fratello di Stasi, è emerso come figura centrale in questa nuova fase dell’indagine. Stasi ha chiarito di non conoscere Sempio, affermando che non si è mai trovato nella sua cerchia di amicizie. Tuttavia, la questione del prelievo del DNA di Sempio, avvenuto in modo coatto, ha sollevato interrogativi sulla trasparenza delle indagini. “Non avrebbe senso richiedere una comparazione se non fosse in radice non comparabile”, ha commentato Stasi, riferendosi ai risultati delle analisi genetiche effettuate sul materiale trovato sotto le unghie di Chiara.
La speranza di una giustizia giusta
Stasi, dopo dieci anni di detenzione, continua a mantenere la speranza in una giustizia equa. “Penso che sia possibile, sempre legata alla volontà delle persone che la gestiscono e l’amministrano”, ha dichiarato. La sua esperienza in carcere ha segnato profondamente la sua vita, privandolo di anni che non torneranno mai più. “Affrontare la condanna è come ricevere una diagnosi di un male incurabile”, ha riflettuto, evidenziando la mancanza di alternative in una situazione così drammatica. Nonostante tutto, Stasi rimane fermo nella sua convinzione che gli innocenti non scappano, un principio che guida la sua attesa di verità e giustizia.