Il capo della Provincia di Salerno è stato fermato dalle autorità.

Franco Alfieri, sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia di Salerno, è stato arrestato per presunti reati di turbativa d'asta e corruzione. L'operazione della Guardia di Finanza coinvolge anche altri cinque indagati, ed è legata a presunte irregolarità negli appalti pubblici, in particolare l'illuminazione della città, assegnata alla Dervit Spa. Anche Vittorio De Rosa, Alfonso D'Auria, Elvira Alfieri, Andrea Campanile e Carmine Greco sono implicati nell'indagine. Un totale di 543mila euro è stato sequestrato in relazione al caso.

Questa mattina, Franco Alfieri, sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia di Salerno, è stato arrestato.

Alfieri, esponente del PD, è stato coinvolto in un’operazione condotta dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno, che hanno eseguito un’ordinanza di misure cautelari nei suoi confronti e di altri cinque indagati. A tutti sono stati attribuiti reati di turbativa d’asta e corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio. La custodia domiciliare è stata disposta per Vittorio De Rosa e Alfonso D’Auria, rispettivamente legale rappresentante e procuratore della Dervit spa, nonché per Elvira Alfieri, rappresentante della Alfieri Impianti S.r.l.

e sorella del sindaco. Anche Andrea Campanile, dipendente comunale, e Carmine Greco, tecnico responsabile per i progetti legati alle contestazioni, sono stati coinvolti. In aggiunta, è stato sequestrato un importo che supera i 543mila euro. Le inchieste, portate avanti dal Gruppo della Guardia di Finanza di Eboli e dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria, si sono concentrate su lavori pubblici, in particolare sull’adeguamento del sistema di illuminazione della città, che ha visto l’assegnazione delle gare alla Dervit Spa.

Stando a quanto riportato nell’accusa, gli indagati avrebbero agito in diversi modi per sostenere l’azienda nella conquista dell’appalto.