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Ferruccio Casamonica è morto in carcere a Lecce, stava scontando una pena di 25 anni per diversi reati, tra cui associazione mafiosa.
Chi era Ferruccio Casamonica
Nato ad Avezzano, 73 anni compiuti a dicembre, stava scontando la pena in primo grado per associazione mafiosa nel processo “Noi proteggiamo Roma”. Poi era arrivata l’ordinanza di custodia cautelare della Dda di Roma, insieme alla moglie Gelsomina Di Silvio, al figlio Raffaele e ad altre 17 persone, 416bis finalizzato all’estorsione, all’usura e all’intestazione fittizia di beni.
Ferruccio Casamonica e il peggioramento delle condizioni di salute in carcere
Il decesso è giunto al culmine di condizioni di salute che sono andate via via peggiorando. A tal proposito, l’avvocato Antonio Filardi, aveva fatto richiesta per i domiciliari, successivamente rigettata:
«Si evince che le condizioni cliniche dell’istante, nonostante le patologie da cui è affetto, appaiono mediocri, ma che lo stesso risulta in regolare trattamento farmacologico e monitoraggio clinico, usufruendo inoltre di assistente alla persona».
Il peggioramento di Ferruccio Casamonica e la morte
Il boss dei Casamonica ha accusato un malore e si è reso necessario l’intervento sul posto dei sanitari del 118. Tuttavia, l’uomo era già in condizioni precarie e per lui non c’è stato nulla da fare, se non, dopo i tentativi di rianimazione, constatare l’avvenuto decesso.