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"Iddu", il film di Messina Denaro, non verrà mostrato a Castelvetrano. Le comunicazioni con il capo, l'interferenza dei servizi segreti e l'incarcerazione di Provenzano

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A Castelvetrano, città natale del famigerato mafioso Matteo Messina Denaro, è affisso un cartellone che promuove il film 'Iddu' basato sulla sua vita. Tuttavia, il cinema Marconi della città, gestito da Salvatore Vaccarino, figlio dell'ex sindaco Antonio Vaccarino, non proietterà il film. Il Vaccarino padre aveva intrattenuto una corrispondenza con Messina Denaro e la vicenda potrebbe fare parte del film. Nonostante l'opposizione del proprietario del cinema locale, il film uscirà nelle sale italiane il 10 ottobre e sarà proiettato in altre città della Sicilia dal 3 all'8 ottobre. A Castelvetrano però, chi vuole vedere il film dovrà spostarsi. Inoltre, ci sono state contestazioni anche ad Isola delle Femmine, vicino a Palermo, con insulti rivolti al boss sui poster del film.

Nella cittadina di Castelvetrano, proprio dove nacque Matteo Messina Denaro, è esposto un enorme cartellone che promuove la prossima uscita cinematografica ‘Iddu’, una pellicola basata sulla vita del famigerato mafioso. Nonostante ciò, al cinema ‘Marconi’, l’unica sala cinematografica della città, non verrà proiettato il film che narra le vicende del più noto evasore di cosa nostra, deceduto successivamente a causa di una malattia. La decisione è stata presa da Salvatore Vaccarino, l’attuale proprietario del cinema, ex consigliere comunale e figlio dell’ex sindaco Antonio Vaccarino, che è morto a Catanzaro nel 2021 a causa del Covid. Vaccarino ha affermato in modo tranchant al Giornale di Sicilia che il film non gli interessa.

Il motivo reale per cui il cinema ha deciso di non mostrare il film di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza non è noto. Tuttavia, non è da escludere l’ipotesi che il riferimento al padre potrebbe averlo infastidito.

La storia si ricollega infatti alla vita reale di Antonio Vaccarino, che intrattenne una corrispondenza codificata con il boss latitante: Vaccarino era “Svetonio”, mentre Messina Denaro era “Alessio”. Tra il 2004 e il 2006, i due scambiarono cinque lettere, dopo che Vaccarino, una figura controversa – un massone, un professore di letteratura, amico del padre del ricercato – aveva contattato Matteo Messina Denaro attraverso il fratello del boss. Ma Vaccarino era anche in contatto con i servizi segreti, nella speranza di aiutare a localizzare il boss in fuga.

La corrispondenza tra Svetonio e Alessio perdurò sino al giugno 2006, quando Bernardo Provenzano fu arrestato; da allora, le missive tra i due cessarono. Infatti, alla scoperta della collaborazione di Vaccarino con i servizi di intelligence, Messina Denaro inviò un terrificante messaggio finale a Vaccarino: “la sua specifica individualità fa già parte del mio lascito… in caso della mia assenza, arriverà qualcuno a richiedere il debito che ho con lui”.

Dal 10 ottobre sarà nelle sale il film. È previsto che il film esca il prossimo 10 ottobre. “Proverò a persuadere il signor Vaccarino a proiettare il film anche a Castelvetrano” dichiara il sindaco Giovanni Lentini, “da un punto di vista personale, comprendo il dolore della famiglia per la perdita del padre, ma dal punto di vista sociale e culturale, questo non porta beneficio. Vaccarino tuttavia è un imprenditore e ha diritto di prendere decisioni per la sua attività”. Nel frattempo, le proiezioni preliminari del film sono state programmate dal 3 all’8 ottobre nelle varie città della provincia: Trapani, Mazara del Vallo e Alcamo, con alcuni attori e registi presenti.

Castelvetrano non sarà inclusa nel tour. Chi vuole guardare il film dovrà spostarsi in un’altra città. A Mazara del Vallo, il 3 ottobre, al cinema multisala Grillo, l’attore protagonista Elio Germano, insieme a tutto il cast e ai registi Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, sarà presente. Tuttavia, Vaccarino non è il solo a opporsi al film su Messina Denaro. A Isola delle Femmine, vicino a Palermo, molti insulti irripetibili nei confronti del boss sono apparsi sui poster che pubblicizzano il film lungo mare. Tra le poche frasi riportabili si legge “L’ultimo indegno”.