Roma, 27 gen. (Adnkronos) – Fair (Future Ai Research), il più grande progetto sull’intelligenza artificiale in Italia finanziato con fondi Pnrr, inaugura un ciclo di 10 workshop su tutto il territorio nazionale per fare il punto sui risultati di ricerca a un anno dal termine delle attività. Si comincia il 30 e 31 gennaio a Trento presso la Fondazione Bruno Kessler. Qui opera il gruppo che all’interno di Fair lavora sulla cosiddetta Integrative Ai, cioè un’intelligenza artificiale che sappia integrare modelli ‘multimodali’ (che usano e generano dati diversi come video, testi e immagini), farli interagire con l’ambiente e creare cooperazione tra agenti artificiali e umani.
Tappa successiva l’11 e 12 febbraio al Politecnico di Milano. Seguiranno poi 20-21 febbraio Roma (Università La Sapienza); 6-7 marzo Napoli, Università Federico II; 10-11 marzo Pisa, Università di Pisa; 20-21 marzo a Torino, Politecnico; 24-25 marzo Rende (Cosenza), Università della Calabria; 26-27 marzo Bologna, Alma Mater Studiorum; 3-4 aprile Università di Catania; 7-8 aprile Bari, Università di Bari “Aldo Moro”.
Nei dieci incontri, promossi all’interno delle più importanti università ed enti di ricerca che si occupano di intelligenza artificiale e che costituiscono l’ossatura di Fair (i cosiddetti “spoke”), si riunirà tutto l’ecosistema costruito intorno al progetto in questi due anni. Sotto il cappello di Fair, oltre ai 25 partner, si raccolgono 35 università ed enti di ricerca e 61 aziende, coinvolti con i cosiddetti ‘bandi a cascata’, fondi distribuiti nei primi due anni del progetto per rafforzare la cooperazione tra accademia e impresa su un tema di ricerca così cruciale. Gli incontri saranno l'occasione per analizzare i progressi raggiunti, definire le prossime azioni e rafforzare il dialogo tra i vari attori coinvolti.
A seguire tutti i partner che coordinano gli “spoke” del progetto ospiteranno una tappa dell’evento, da Milano a Bologna, da Cosenza a Pisa, fino alla tappa finale presso l’Università di Bari, presentando ogni volta i progetti di ricerca sviluppati e ospitando il dialogo con le aziende piccole e grandi che hanno ricevuto finanziamenti grazie a Fair e che stanno lavorando su progetti operativi ad alta innovazione.
“Grazie all’attività di questi primi due anni di progetto e ai cosiddetti ‘bandi a cascata’, Fair ha espanso molto il suo raggio di azione – commenta Giuseppe De Pietro, Presidente della Fondazione Fair – Intorno al progetto si è ormai strutturato un ecosistema solido, che comprende ricerca, trasferimento tecnologico alle imprese e anche formazione, grazie alla sinergia con il Dottorato Nazionale in Ai. L’obiettivo è non solo consolidare questa rete oltre la scadenza del Pnrr, ma anche di formare talenti di alta qualità, che possano entrare nelle aziende italiane per portare innovazione in ogni settore. I workshop di queste settimane serviranno proprio per raccontare questo e anche per disegnare le strategie future della rete della ricerca italiana sull’IA, a partire dall’esperienza di collaborazione molto positiva che stiamo sperimentando grazie al Pnrr”.
Il progetto Fair è realizzato da una fondazione senza scopo di lucro grazie al finanziamento di 116 milioni di euro erogato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Il progetto, della durata di tre anni, si concluderà alla fine del 2025 e coinvolge 746 tra ricercatori e dottorandi su tutto il territorio nazionale. Attraverso un approccio multidisciplinare, Fair si occupa di fare ricerca e innovazione per costruire l’IA del futuro: una intelligenza artificiale in grado di interagire e collaborare con gli umani per potenziarli e non per sostituirli, con una particolare attenzione al suo impatto ambientale e sociale. La Fondazione è costituita da 4 enti di ricerca (Cnr, Fondazione Bruno Kessler, Istituto nazionale di fisica nucleare e Istituto italiano di tecnologia), 12 università (Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Sapienza, Scuola Normale Superiore, Università Campus Biomedico di Roma, Università di Bologna, Università di Pisa, Università di Trento, Università di Bari, Università della Calabria, Università di Catania, Università di Napoli “Federico II”) e 5 aziende (Bracco, Expert.ai, Intesa Sanpaolo, Leonardo, Lutech).