> > IA e Cloud, una rivoluzione per il sistema acquisti della PA

IA e Cloud, una rivoluzione per il sistema acquisti della PA

Milano, 20 nov. (askanews) – Servizi digitali sempre più innovativi e nuove tecnologie, come Cloud e l’Intelligenza Artificiale, sono destinati a rivoluzionare i processi elettronici di acquisto di beni e servizi da parte della pubblica amministrazione. Massimi esperti del settore e rappresentati della pubblica amministrazione ne hanno discusso, per la prima volta in Italia, al convegno “E-Procurement e nuovi modelli di business digitali”, promosso a Trento da Cerchio Ict, realtà che riunisce le società in house di Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Alto Vicentino. Il modello attuale, impostato su gare di appalto e certezza del prezzo, subirà una profonda trasformazione per diventare un sistema “a scalare” sulla base dei consumi effettivi: in pratica una sorta di “pay per use” di dati e sistemi di archiviazione.

“L’E-Procurement per la Pubblica Amministrazione cambia sia perchè c’è un quadro di regole che cambiano ma soprattutto perchè ci sono delle opportunità tecnologiche che si propongono. L’intelligenza Artificiale, innanzitutto – spiega Luca De Biase, giornalista del Sole 24 Ore -. Non possiamo non vedere che l’Ia si presenta soprattutto come un servizio e una tecnologia che si compra ‘a consumo’, che si utilizza di volta in volta, che qualche modo sfida l’organizzazione della PA a cambiare. E quindi da questo punto di vista è necessaria una riflessione e probabilmente anche delle decisioni”.

La sfida principale si giocherà infatti sul terreno dell’aggiornamento normativo e legislativo. “Questo, forse, è l’aspetto più problematico – sottolinea Achille Spinelli, assessore allo Sviluppo Economico Provincia Autonoma di Trento -. Parliamo di innovazioni che corrono e corrono molto veloci (l’IA, chiaramente, applicata alla qualità dei dati, alla sicurezza dei dati, darà risultati incredibili) e di un sistema di regole di base che viene dal passato, da un passato un po’ lontano che risulta essere particolarmente rigido nella fase applicativa e di controllo”.

Uno scenario in cui il modello in house diventa fondamentale soprattutto in chiave di protezione dei dati pubblici: “Le società in house sono società di sistema che affiancano la PA per gestire i servizi dei cittadini e delle imprese. Parliamo di acquisti di piattaforme e di acquisti di servizi digitalizzati proprio per migliorare la PA – puntualizza Carlo Delladio, presidente di Trentino Digitale -. Le società in house non hanno come fine quello del mercato e non ragiona in termini privatistici ma ragiona in termini pubblicistici. Quindi miriamo all’efficienza del sistema della PA con criteri che sono la tutela dei dati, perchè abbiamo il dovere di tutelare i dati dei cittadini e delle imprese, il valore più importante che noi abbiamo. A fianco a questo noi dobbiamo operare anche secondo un concetto di etica e di sostenibilità: questo è fondamentale per una società di sistema come Trentino Digitale”.