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I videogiochi aiutano il curriculum? Parola ai gamer

Milano, 26 nov. (askanews) – Scarsa socialità, minore rendimento negli studi: sono alcune delle preoccupazioni legate spesso ai videogiochi. Eppure, console alla mano, si acquisiscono anche competenze. Ne è convinto chi dei videogiochi ha fatto non sono solo un hobby, come Himorta, Antonella Arpa, gamer e cosplayer seguitissima. I videogiochi aiutano il curriculum, dice: “Videogiochi aiuta tantissimo ad esempio se noi inseriamo nel curriculum che siamo top player in un determinato videogioco oggi non viene visto più come un demerito, ma piuttosto come un merito come un plus, infatti i videogiochi sviluppano parecchi soft skill anche in ambito professionale: team working quindi lavoro di squadra e il problem solving, quindi tutto ciò che sono la soluzione problemi e tantissimi altri quindi è assolutamente importante giocare videogiochi anche ai fini professionali”.

Sul tema, una ricerca commissionata nel 2023 da YouTube a CensuswideNe rilevava proprio che il 69% di chi ha il compito di assumere sarebbe colpito favorevolmente dalla passione per i giochi. E la socialità? Anche questa non è detto venga danneggiata, dice “Il solito mute”, alias Raffaele Bottone, content creator esperto di gaming: “Il mondo del gaming può lasciare tanto, io più di tutto, e magari sembra un po’ scontato, con le amicizie perché mi ha dato l’opportunità di conoscere tante persone che attualmente sono i miei colleghi in realtà in questo mondo, ma soprattutto i videogiochi ti permettono di vivere delle avventure così immersive che potrei paragonarli a leggere un libro, ma partecipando direttamente all’azione”.

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