Argomenti trattati
Una decisione di rimanere
In un momento di grande incertezza e paura, i vescovi di tutte le confessioni cristiane presenti ad Aleppo hanno preso una decisione significativa: rimanere con la loro gente. Monsignor Hanna Jallouf, vescovo dei latini e francescano, ha dichiarato: “Abbiamo oggi deciso di rimanere tutti con la nostra gente”. Questa scelta non è solo un atto di presenza, ma un segno di solidarietà e di speranza in un contesto segnato dalla violenza e dalla paura.
La situazione ad Aleppo
La città di Aleppo, un tempo fulcro della vita culturale e religiosa della Siria, è ora teatro di conflitti e tensioni. I frati francescani, che sono otto in totale, hanno confermato la loro intenzione di rimanere. “Siamo i primi ad averlo deciso”, ha affermato mons. Jallouf, sottolineando l’importanza della loro presenza per le comunità locali. Durante una visita ai conventi e alle comunità cattoliche, il vescovo ha riferito che “stanno tutti bene, grazie a Dio”, nonostante il coprifuoco imposto dai jihadisti per 24 ore.
Il clima di paura e caos
Questa mattina, mons. Jallouf ha descritto il clima di paura che pervade le strade di Aleppo: “C’era molto caos per le strade, la gente ha paura”. La rapidità con cui si sono verificati gli eventi ha lasciato molti a chiedersi se ci fosse già un accordo preesistente per intensificare le tensioni. La decisione dei vescovi di rimanere non è solo un gesto simbolico, ma rappresenta un impegno concreto a sostenere le comunità cristiane e a mantenere viva la speranza in un futuro migliore.