Giorni di attesa ed agonia in Friuli: nessuna notizia dei tre giovani dispersi nel fiume Natisone, ma spunta una nuova testimonianza sull’ultimo avvistamento.
Nuova testimonianza sui tre giovani dispersi
L’autista di uno scuolabus, colui che ha lanciato per primo l’allarme, ha rilasciato alcune dichiarazioni a TeleFriuli:
«I ragazzi erano nel panico ma la situazione non era ancora compromessa: li separavano dalla salvezza soltanto un paio di metri d’acqua, con altezza ancora limitata. Purtroppo erano indecisi sul da farsi: stavano cercando il punto più basso dove poter attraversare, ma erano impanicati e ho subito chiamato i carabinieri».
Le ricerche dei tre ragazzi
Dopo quasi 36 ore dalla scomparsa, i soccorritori continuano le ricerche, ma le speranza di ritrovare i giovani ancora in vita si sono ormai drammaticamente ridotte.
Dopo l’allarme dei carabinieri, i pompieri di Udine sono giunti sul posto, tentando con ogni mezzo e possibilità, il salvataggio: lanciano dei barchini dal ponte, poi un pompiere si tuffa e tenta di andare al di là dell’isolotto ma la corrente era troppo forte. Da lì un collega, dal ponte, invita i tre ad abbracciarsi. «Fate massa, fate massa».
Nulla è servito per salvarli, dopo poco sono stati trascinati dalla violenza della piena del fiume.
Resta lo sgomento dei vigili del fuoco:
«Ci sono scivolati via».