Quanta violenza in questi giorni di fine estate, e soprattutto quanta imprevedibilità, una delle cose che possiamo fare è imparare a conoscere una persona violenta: quali sono le caratteristiche? Come individuarla? Che segnali possiamo cogliere?
Non vogliamo di certo creare una guida ad Hoc, ci sono fior fior di esperti in rete, ma sappiamo che qualche indicazione non guasta.
In genere dobbiamo diffidare da chi presenta un forte egocentrismo e un senso di controllo sugli altri, una tendenza alla manipolazione e alla dissimulazione delle vere intenzioni, mancanza di empatia, disinteresse per i sentimenti, i problemi e i desideri degli altri, nonché una completa assenza di sensi di colpa o rimorso per gli effetti negativi che i loro comportamenti hanno sugli altri. In aggiunta, tendono a sentire di avere il diritto di sopraffare e maltrattare gli altri.
Ma quante e quali tipi di violenze esistono?
LA VIOLENZA PSICOLOGICA – Si manifesta in diverse forme e con un effetto devastante sulla dignità e autostima. Si tratta di comportamenti che degradano la persona in modo sistematico e intenzionale. Insulti, urla, minacce e ricatti sono solo alcune delle tante forme in cui questa violenza può manifestarsi. Il controllo delle azioni, delle parole, dei pensieri, il limitare la libertà personale. Imporre abbigliamenti e comportamenti specifici.
LA VIOLENZA FISICA – È la violenza più palese e riconosciuta: picchiare, schiaffeggiare, prendere a calci, accoltellare e ogni forma di intimidazione o azione che comporta l’uso della forza su un’altra persona, sul suo corpo o sulle sue proprietà. È un tipo di violenza che puo’ andare dal semplice schiaffo all’omicidio.
LA VIOLENZA ECONOMICA – La violenza economica è una forma subdola ma estremamente cruciale, consiste nel limitare l’indipendenza finanziaria di una persona.
Ad esempio: bloccare ogni possibilità di trovare un lavoro, indurre a contrarre debiti o firmare contratti senza spiegazioni o chiarimenti adeguati.
LA VIOLENZA SESSUALE – Ovvero, qualsiasi imposizione di pratiche sessuali indesiderate o di rapporti che causino dolore fisico e siano lesivi della tua dignità, ottenute mediante minacce di vario genere, ad esempio: pressioni e ricatti per costringerti a rapporti sessuali non voluti. Imposizione di rapporti sessuali non protetti. Spesso, l’obiettivo dell’aggressore è umiliare e far vergognare la vittima, esercitando così il proprio potere.
LO STALKING – Tormentare, perseguitare, con messaggi, chiamate, sorvegliare e ogni forma di molestia insidiosa, indesiderata e angosciante, capace di suscitare timore, preoccupazione e ansia. Lo stalking rappresenta una serie di comportamenti invasivi e ripetuti, come il controllo, la ricerca di contatti e la comunicazione, che infastidiscono e preoccupano la vittima coinvolta. Atti di stalking: Comunicazioni indesiderate e persistenti, come telefonate, messaggi, email, scritte sui muri o per strada. Monitoraggio delle attività sui social network.
Pedinamenti e inseguimenti. Inviare regali indesiderati. Telefonate moleste. Minacce e diffamazione.
LA VIOLENZA OSSERVATA: È una forma di violenza indiretta, ad esempio quando i bambini sono testimoni di qualsiasi forma di abuso espressa attraverso violenza fisica, verbale, psicologica, sessuale ed economica nei confronti di figure di riferimento, solitamente la madre, i fratelli e le sorelle.
Denunciamo, confidiamo, raccontiamo a persone di fiducia se siamo stati spettatori o se abbiamo subito violenza.