Milano, 20 mar. (askanews) – Robot zoomorfi guardiani della salute delle foreste, insieme con droni, intelligenza artificiale e mappe 3D per monitorare l’ambiente in modo sostenibile e continuo.
È l’obiettivo che sta portando avanti la facoltà di Ingegneria e di Agraria della libera Università di Bolzano, con altri atenei europei attraverso diversi progetti: Forma, che usa robot animali e i droni per mappare; Digiforest, per ricostruzioni 3d e Inest per la creazione di aree in cui sviluppare le tecnologie. Tutto grazie alla tecnologia LiDAR, sistema con impulsi laser per misurare distanze e creare mappe dettagliate.
Ma a che servono tutti questi dati? Lo spiega Enrico Tomelleri, professore della Facoltà di Scienze agrarie, ambientali e alimentari di Unibz: “All’atto pratico, avremo informazioni riguardanti per esempio la posizione dell’albero, il diametro del tronco, l’altezza dell’albero, la quantità di fogliame, questi sono tutti i parametri che sono molto importanti da un punto di vista inventariale e allo stesso tempo raccoglieremo informazioni sullo stato di salute dell’albero”.
E con le foreste in salute sta meglio anche il Pianeta, grazie al loro ruolo cruciale nella mitigazione dei cambiamenti climatici.