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I piccoli hotel italiani sono in crisi: il tutto a causa degli affitti brevi

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I piccoli hotel sono messi in crisi dagli affitti turistici brevi: sulle principali piattaforme si contano oramai 500mila proposte del genere.

I piccoli hotel italiani sono in crisi: la preoccupante segnalazione è da parte di Assohotel Confesercenti. Il motivo sarebbe la dura “concorrenza” da parte degli affitti brevi: sulle principali piattaforme online sono circa 500mila le offerte relative ad appartamenti o stanze private/condivise. Questo fenomeno sta avendo un grande impatto sull’accoglienza e il turismo nel nostro Paese. Un tempo gli alberghi a gestione famigliare rappresentavano un importante punto di forza del settore, ma ora hanno molte difficoltà a sopravvivere: in dieci anni hanno chiuso oltre 2000 hotel a due stelle, schiacciati da alberghi di lusso, ma allo stesso tempo dalle proposte di appartamenti in affitto.

Piccoli hotel in crisi: la triste situazione italiana

Secondo un’analisi sul sistema ricettivo italiano condotta da Cst per Assohotel, nel 2011 c’erano 10.266 hotel a 1 e 2 stelle in Italia, che rappresentavano il 13,3% dei posti letto del settore alberghiero. Tuttavia, oggi ne restano solo 7.476, che coprono solo il 9,6% dei posti letto del comparto. È importante notare che questa riduzione non è stata causata dalle difficoltà del periodo pandemico, poiché dal 2011 il numero di hotel a 1 e 2 stelle è diminuito mediamente del 3% all’anno.

La gloria dei piccoli alberghi appartiene al passato

Come informa Ansa, 10 anni fa, gli hotel a una stella in Italia erano 3.612, ma nel 2022 sono scesi a 2.385. Inoltre, anche gli hotel a 2 stelle hanno subito lo stesso trend, passando da 6.654 nel 2011 a 5.091 nel 2022. Questi dati indicano un significativo ridimensionamento delle strutture alberghiere a bassa categoria nel Paese nel corso dell’ultimo decennio.