La coltivazione del mais era di fondamentale importanza per il popolo Maya, e anzi, si può affermare che essa costituisse la base stessa della loro civiltà e del loro sistema economico.
La particolarità di questa pianta infatti, era quella di richiedere l’assiduo lavoro del contadino per soli duecento giorni l’anno, e quindi gli lasciava il necessario tempo libero per dedicarsi alle attività intellettuali, artistiche e religiose, di fatto tra loro strettamente collegate.
Eric S. Thompson scrive:
“Il mais era qualcosa di più della base economica della civiltà Maya, era il punto focale del culto, e tutti i Maya che lavoravano la terra gli avevano innalzato un altare nel loro cuore”.