Il caso della tragica morte di Alex Marangon, un ragazzo di 25 anni, ritrovato privo di vita su una piccola isola del fiume Piave dopo aver partecipato a un rito sciamanico presso l’abbazia di Vidor, rimane un enigma.
Nel corso del programma “Pomeriggio Cinque”, i genitori di Alex continuano a richiedere chiarimento sulla sconcertante fine del loro figlio. “Fin dall’inizio non si è dato il giusto peso alla questione – ha dichiarato Sabrina Mosser, la madre di Alex -. Arrivando sul posto, abbiamo scoperto che c’era stata una cerimonia e che tutto era già stato sistemato. Sappiamo che c’erano dei materassi che sono stati rimossi. Hanno eliminato ogni traccia.” Luciano Marangon, il padre di Alex, sospetta un’occultamento delle prove: “Mai una volta l’abbazia è stata sigillata – ha affermato durante la sua partecipazione al programma di Canale 5 -.
Non è mai stato posto un cordone. Quella giornata era tutto accessibile, chiunque poteva entrare e nel frattempo hanno celato ogni cosa. Nemmeno dopo l’autopsia l’abbazia è stata messa sotto sequestro e un giorno qualcuno dovrà spiegarci il motivo di questa decisione”. Infine, la madre ha aggiunto: “Quel giorno, tra l’altro, si è svolto anche un matrimonio – ha illustrato -. I materassi, utilizzati nella chiesa per meditare, erano stati rimossi. Quando siamo arrivati noi, tutto era già stato riordinato e persino i banchetti erano stati sistemati”.