Con il termine “barbari” si indica una realtà grande e complessa, che comprende una variegata e straordinaria moltitudine di popolazioni tra loro profondamente diverse per provenienza, usi e abitudini.
Nemici di Roma, i barbari non ne provocarono direttamente la caduta (o trasformazione, come gli storici preferiscono dire oggi) ma la accelerarono, poiché seppero sfruttare abilmente la grave crisi interna che investiva da tempo l’Impero e di questa debolezza fecero il punto di forza della loro potenza.
La storiografia romana ce li ha spesso descritti come popoli rozzi e violenti, ma si trattava di affermazioni di comodo, dettate da necessità politiche e strategie propagandistiche; in realtà, la maggior parte di queste genti possedeva un elevato livello di civilizzazione ed esprimeva modelli culturali avanzati, oltre che un notevole grado di elaborazione intellettuale e spirituale.
Questo è il primo di una serie di post a loro dedicati da Historyblog: ognuno fornirà le informazioni essenziali sulle loro origini e sul loro stanziamento in Italia.
Il nome Ostrogoti significa Goti dell’Est.
Originari del Mar Baltico, precisamente dell’isola di Gotland, a partire dal III secolo si stabilirono a nord del Mar Nero per poi risalire il Danubio.
Dopo la caduta dell’impero, guidati dal re Teodorico varcarono le Alpi (siamo nel 489) e nel 493 uccisero Odoacre.
Ebbe così inizio il loro lungo dominio sull’Italia, che si estese fino alla Provenza e alla Croazia, interrotto solo nel corso del VI secolo dalle truppe dell’imperatore d’Oriente Giustiniano I, comandate dal famoso generale Belisario.