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Il vulcano Kilauea, che si trova nell’isola di Hawaii, la più grande dell’omonimo arcipelago, è tornato a eruttare domenica 10 settembre alle ore 15.15.
Da un lato è tornato a dare spettacolo, dall’altro ha nuovamente creato preoccupazione nella popolazione.
Erutta il vulcano Kilauea
Il Kilauea, il vulcano più attivo del mondo, si innalza per circa 6.000 metri dal fondo del Pacifico. L’ultima eruzione risale a due mesi fa, quando a giugno aveva eruttato per diverse settimane con fontane di lava alte più di 60 metri.
A causa dell’ultima eruzione il livello di allarme era stato portato allo stato di allerta e il codice aviazione era diventato rosso.
Lunedì sera, però, l’Istituto Geologico degli Stati Uniti ha dichiarato che il livello di allerta è rientrato allo stato arancione. Inoltre, Secondo l’Hawaiian Volcano Observatory dell’U.S. Geological Survey non ci dovrebbero pericoli imminenti per le case e le infrastrutture che circondano l’area del Rift nel Medio Oriente.
Preoccupazione nella popolazione
Le autorità hanno fin da subito dichiarato che l’eruzione non rappresentava un pericolo per la popolazione.
Nonostante ciò, è stato lanciato l’allarme per il cosiddetto vog: l’inquinamento vulcanico che viene prodotto quando l’anidride solforosa emessa dalla montagna interagisce con il vapore acqueo e con l’ossigeno presenti nell’aria. A tal proposito, il consiglio degli esperti è quello di ridurre le attività all’aperto e portare sempre con sé i medicinali qualora si dovesse soffrire di asma o di problemi respiratori cronici.
L’eruzione del Kilauea nel 2018
L’eruzione del vulcano Kilauea del 2018 ha avuto effetti devastanti, distruggendo centinaia di case e influenzando in modo permanente la vita di migliaia di residenti.